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“Cari sindaci prendete posizione verso Terranuova”

Il “Comitato Vittime di Podere Rota” invita i contrari all’ampliamento della discarica a fare pressione nei confronti del Comune sede dell’impianto

Foto di repertorio

Non solo appellarsi alla Regione Toscana. Le prese di posizioni ufficiali vanno assunte anche – e soprattutto – nei confronti del Comune di Terranuova. È quanto chiede il “Comitato Vittime di Podere Rota” ai sindaci del Valdarno che si sono già espressi contro l’ampliamento della discarica richiesto dal gestore, la Csai.

I Comuni dell’Aor (area ottimale del Valdarno per i rifiuti) che hanno più volte detto “no” al progetto - attualmente al vaglio della Regione che darà un parere tecnico e non politico – sono sette: Montevarchi, San Giovanni, Loro Ciuffenna, Castelfranco-Piandiscò, Cavriglia, Bucine, Capolona mentre si attende la posizione ufficiale di Laterina-Pergine anche se il sindaco Neri ha fatto sapere settimane fa la sua contrarietà.

I municipi hanno espresso la loro posizione durante l’ultima riunione dell’Aor con l’assessore regionale all’ambiente Monni, durante la quale è anche emerso il prevedibile sì di Terranuova e quello di Castiglion Fibocchi. Ma per il comitato che riunisce i cittadini che vivono nei pressi dell’impianto per lo smaltimento dei rifiuti e che da anni convivono con i disagi collegati alla struttura, l’opposizione al progetto va manifestato al Comune di Terranuova perché è questo che, in ogni caso, avrà la parola finale sulla questione. L’ente è socio di maggioranza della Csai, azienda a capitale pubblico-privato, e nel suo territorio la discarica insiste. La scelta politica e la decisione finale sulla questione spetteranno quindi alla giunta del sindaco Chienni visto che la Regione si limiterà a una valutazione tecnica. Ed è su lui e sulla sua amministrazione che – secondo i cittadini – bisogna fare pressione perché si lasci da parte l’idea dell’ampliamento di Podere Rota e la discarica venga definitivamente chiusa il prossimo anno come deciso a suo tempo. Il Comitato spera che il sindaco abbia “l'imparzialità necessaria nell'interesse del territorio e dei cittadini senza dare priorità a quelli privati”.

“Vogliamo sperare in una presa di posizione forte, con tutti gli atti concreti possibili, di tutti i sindaci del Valdarno che vogliono la chiusura al 2021, nei confronti non solo della Regione ma del sindaco e dell’amministrazione terranovese cui spetta il potere decisionale sul territorio” scrive il Comitato Vittime di Podere Rota a conclusione di un lungo post pubblicato su Facebook con cui fa il punto della situazione sulla vicenda.

“Noi pensiamo che il sindaco Chienni, anche in qualità di presidente della Conferenza dei sindaci, e l’amministrazione terranovese, hanno il dovere di ascoltare gli organi di controllo, le istanze dei cittadini e dei sindaci del territorio, e agire nell’interesse comune degli stessi e non certo di una società privata, diversamente sarebbe evidente e gravissimo prendere atto di come sia impossibile conciliare gli interessi pubblici e ambientali, con quelli economici privati. Prima o poi, la storia e la natura renderanno giustizia di quanto operato e di quanto subìto. Noi continueremo a ricordare e reclamare rispetto, il nostro e delle promesse fatte affinché il sindaco Chienni si renda conto delle gravi responsabilità che si assumerà; finché il territorio delle Balze e la nostra vita saranno ostaggio delle sue decisioni”.