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Rinaldo: “Non mi rispecchio in questo ciclismo”

Nocentini spiega perché ha deciso di restare fuori dall’ambiente agonistico. “Vorrei trasmettere ai giovani il mio modo di vedere questo mondo"

Rinaldo Nocentini in maglia gialla al Tour del 2009

L’ex professionista valdarnese, Rinaldo Nocentini, ha scritto alcune considerazioni sulla sua pagina social, rispondendo così ai tanti tifosi che gli chiedono se sente la mancanza del mondo del ciclismo, dopo che è rimasto per vent’anni nella massima categoria, conquistando sedici successi e indossando per otto tappe la maglia gialla al Tour de France del 2009.

“Mi manca quella determinazione e costanza che avevo nell’andare in bici ogni santissima mattina, che adesso a 42 anni ho messo un po’ da parte, ma solo per questo breve periodo in attesa di realizzare i miei nuovi progetti – scrive il campione di Montemarciano - mi mancano i miei tempi sulla bici, quelle squadre organizzate dove non mancava il dialogo, dove in bici eravamo rivali ma la sera a tavola eravamo un’unica squadra. Mi manca questo del ciclismo, che purtroppo negli ultimi anni si è andato spegnendo perché giustamente cambiano i modi i tempi e le generazioni”.

E poi una considerazione un po’ amara da parte dell’ex professionista valdarnese: “Sono felice di essere arrivato fino qui, e di aver vissuto il bello e cattivo tempo, proprio perché oggi non mi rispecchio in questo nuovo modo di gestire il ciclismo. Ecco perché ho scelto di starne fuori e di creare un mondo parallelo cercando quanto possibile di rimanere vicino a casa e alla famiglia. Vorrei trasmettere ai giovani e non solo, la mia storia, ma sopratutto il mio modo di vedere questo mondo che mi ha accompagnato fino a qui”