Attualità

Giovani protagonisti, torna l'educativa di strada

Da febbraio sono ripartire le attività della cooperativa sociale Coop21. Coinvolti direttamente gli studenti ed i ragazzi in generale

A partire da febbraio hanno ripreso a pieno ritmo le azioni del progetto di educativa di strada Farenight di Terranuova Bracciolini, gestito dalla cooperativa sociale Coop21. Un progetto che negli ultimi due anni di pandemia ha rivisto una sua consistente rimodulazione dei propri interventi, venendo a mancare il setting privilegiato di intervento che è la strada. In questo senso, anche attraverso attività online, le educatrici di strada, hanno analizzato e cercato di rispondere alle nuove problematiche emerse che hanno interessato in generale il benessere di adolescenti e giovani.

Il servizio di educativa di strada FareNight, che prevede la collaborazione con i servizi sociali del Comune di Terranuova, le forze dell’ordine, il servizio dipendenze, le scuole e i gestori dei locali notturni, al momento sta portando avanti 3 azioni in 3 setting diversi, che nei prossimi mesi si intrecceranno tra di loro.

La prima importante azione è stata la riattivazione in presenza del percorso Pcto, in collaborazione con i Licei Giovanni da San Giovanni. Hanno aderito formativo 15 studenti di terza e quarta superiore. Nel mese di marzo e aprile gli studenti saranno impegnati in un corso di formazione sulla figura professionale dell’educatore di strada. L’obiettivo principale della formazione è quello di rendere i ragazzi dei peer educators, ossia, consapevoli e in grado di poter trasmettere le informazioni ai propri coetanei in modo da promuovere comportamenti alternativi a quelli a rischio. Gli studenti in una seconda fase affiancheranno le educatrici di strada nella realizzazione di attività ed eventi.

La seconda azione riguarda gli interventi notturni svolti nel fine settimana. Ultima azione portata avanti è un intervento, in collaborazione con il Pallaio ADS Piazza Coralli e l’associazione Arkadia. Si tratta di un luogo che viene frequentato da compagnie di ragazzi, in orario diurno e serale, e, per la sua connotazione originaria, da persone anziane. L’intervento posto in essere è quindi da un lato quello di mediazione intergenerazionale, dall’altro di analisi dei bisogni delle due fasce di età.