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Disservizi alla casa della salute, la Asl risponde

A fronte di lamentele alla struttura di Terranuova, l'azienda precisa che dal 1 novembre saranno apportate delle migliorie

Enrico Desideri, direttore generale della Usl Toscana sud est

Prendersi cura dei cittadini nelle loro patologie croniche, sul territorio, evitando le ospedalizzazioni inutili. E’ questo l’obiettivo principale della Casa della salute. Nella provincia di Arezzo sono ad oggi 12 e molti medici di famiglia prestano lì la loro attività professionale. All’interno ambulatori, sale d’attesa, Cup e sportelli front-office capaci di dare informazioni su servizi e percorsi assistenziali.

“I risultati positivi in termini di qualità ed accesso ai servizi da parte dei cittadini sono innegabili, afferma la Asl. Allo stesso tempo, è pur vero che non sempre tutto fila liscio, problemi di carattere organizzativo possono sempre essere presenti. Ma è altrettanto vero che i servizi vengono costantemente monitorati e, anche in accordo con i sindaci dei comuni interessati, c’è un continuo miglioramento dei percorsi e delle prestazioni effettuate”.

Sono di oggi alcune segnalazioni a mezzo stampa in merito a presunti disservizi che si sarebbero verificati nella Casa della salute di Terranuova Bracciolini. Disservizi che, a quanto si legge, fanno riferimento alla difficoltà di accesso agli ambulatori medici, senza poter risalire al caso specifico e quindi valutare dove siano state incontrate criticità. 

“Qualora le problematiche si riferiscono ai rapporti con i front-office – afferma sempre la Asl – preme precisare che questa sofferenza era già stata segnalata nei giorni passati e che già dal prossimo 1 novembre alla Casa della salute di Terranuova Bracciolini verranno aumentate le segretarie nelle ore di maggior accesso degli utenti. Se invece il problema riguarda i rapporti con i medici di famiglia, la Asl ricorda le modalità di accesso all’interno della Casa della Salute: i medici ricevono i pazienti per appuntamento o per accesso libero.

Se il medico riceve per appuntamento e il suo paziente arriva con un’urgenza verrà comunque visitato tra un appuntamento e l’altro. Se il suo medico non fa ambulatorio quel giorno, verrà comunque preso in carico dal medico reperibile. Il paziente senza appuntamento e senza reale necessità (es. deve far vedere far vedere le analisi di routine), viene invitato a prendere un appuntamento con le segretarie o accedere nei giorni di libero accesso. E’ il medico che valuta l’urgenza.

Per problematiche più gravi, che non rientrano nella gestione del medico di medicina generale, è necessario l’accesso al pronto soccorso.

"Ci auguriamo, conclude la Asl, che questo intervento possa essere risolutivo del problema lamentato e ribadiamo la disponibilità ad operare, in accordo con le istituzioni locali, per il miglioramento continuo dei servizi sanitari espletati nel territorio".