Prendersi cura dei cittadini nelle loro patologie croniche, sul territorio, evitando le ospedalizzazioni inutili. E’ questo l’obiettivo principale della Casa della salute. Nella provincia di Arezzo sono ad oggi 12 e molti medici di famiglia prestano lì la loro attività professionale. All’interno ambulatori, sale d’attesa, Cup e sportelli front-office capaci di dare informazioni su servizi e percorsi assistenziali.
“I risultati positivi in termini di qualità ed accesso ai servizi da parte dei cittadini sono innegabili, afferma la Asl. Allo stesso tempo, è pur vero che non sempre tutto fila liscio, problemi di carattere organizzativo possono sempre essere presenti. Ma è altrettanto vero che i servizi vengono costantemente monitorati e, anche in accordo con i sindaci dei comuni interessati, c’è un continuo miglioramento dei percorsi e delle prestazioni effettuate”.
Sono di oggi alcune segnalazioni a mezzo stampa in merito a presunti disservizi che si sarebbero verificati nella Casa della salute di Terranuova Bracciolini. Disservizi che, a quanto si legge, fanno riferimento alla difficoltà di accesso agli ambulatori medici, senza poter risalire al caso specifico e quindi valutare dove siano state incontrate criticità.
“Qualora le problematiche si riferiscono ai rapporti con i front-office – afferma sempre la Asl – preme precisare che questa sofferenza era già stata segnalata nei giorni passati e che già dal prossimo 1 novembre alla Casa della salute di Terranuova Bracciolini verranno aumentate le segretarie nelle ore di maggior accesso degli utenti. Se invece il problema riguarda i rapporti con i medici di famiglia, la Asl ricorda le modalità di accesso all’interno della Casa della Salute: i medici ricevono i pazienti per appuntamento o per accesso libero.
Se il medico riceve per appuntamento e il suo paziente arriva con un’urgenza verrà comunque visitato tra un appuntamento e l’altro. Se il suo medico non fa ambulatorio quel giorno, verrà comunque preso in carico dal medico reperibile. Il paziente senza appuntamento e senza reale necessità (es. deve far vedere far vedere le analisi di routine), viene invitato a prendere un appuntamento con le segretarie o accedere nei giorni di libero accesso. E’ il medico che valuta l’urgenza.
Per problematiche più gravi, che non rientrano nella gestione del medico di medicina generale, è necessario l’accesso al pronto soccorso.
"Ci auguriamo, conclude la Asl, che questo intervento possa essere risolutivo del problema lamentato e ribadiamo la disponibilità ad operare, in accordo con le istituzioni locali, per il miglioramento continuo dei servizi sanitari espletati nel territorio".