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Discarica più ampia, Chienni: non decide il Comune

Il sindaco di Terranuova interviene sulla proposta di potenziamento di Podere Rota: “Ci rimettiamo alla valutazione dei tecnici qualunque sia l’esito”

Sergio Chienni sindaco di Terranuova

“Il procedimento è in testa alla Regione Toscana e ai soggetti coinvolti, non è il Comune di Terranuova che decide e noi ci rimettiamo a quelle decisioni”. È questa la posizione del sindaco Chienni sull’ipotesi di ampliamento della discarica di Podere Rota così come richiesto alla Regione dal gestore dell’impianto, la società Csai. (vedi il video dell’intera intervista allegato)

Terranuova è tendenzialmente favorevole al potenziamento della struttura di smaltimento di rifiuti alla luce, aggiunge Chienni, della “necessità di impiantistica per soddisfare i bisogni del nostro territorio e della provincia di Arezzo. Noi ci rimettiamo senz’altro alle risposte della Conferenza dei Servizi che ha pieno titolo a decidere e che valuterà. È evidente anche per il Comune di Terranuova che se ci sono i requisiti di sicurezza per tutti il progetto può andare avanti, se non ci sono i requisiti di sicurezza per tutti - e questo è nelle mani della Regione, Asl e Arpat – l’esito sarà diverso. Noi nutriamo fiducia in quello che è il percorso, qualunque sia la sua risposta, sappiamo che ci sono soggetti qualificati che lo valuteranno in maniera approfondita”.

La Regione interviene con la valutazione di impatto ambientale e la valutazione ambientale strategica che sono due procedimenti fondamentali per valutare da un punto di vista ambientale tutti gli aspetti che riguardano il progetto di ampliamento e quello – spiega il primo cittadino di Terranuova - credo sia uno degli elementi dirimenti, perché questo è il percorso che di fatto prevede la legge”.

Chienni sottolinea poi l’importanza dei due momenti di confronto sul tema: “La Conferenza Servizi e l’opportunità offerta dalla Regione dell’inchiesta pubblica sono situazioni per approfondire tutti gli aspetti del progetto di ampliamento presentato da Csai. In quella sede interverranno Asl, Arpat, Regione tutti soggetti qualificati a valutare, quindi abbiamo fiducia in quello che sarà il riscontro di quel tavolo che ha tutti gli elementi per poter valutare in un modo o in un altro la fondatezza del progetto, ma soprattutto da un punto di vista tecnico scientifico quelli che sono i parametri del progetto e la loro rispondenza ai requisiti stringenti posti da tutti gli organismi di controllo”.

In Valdarno si è aperto un acceso dibattito sul ventilato potenziamento della struttura di smaltimento di rifiuti che insiste al confine tra i comuni di Terranuova e San Giovanni. Proprio dalla città del Marzocco è partita la protesta capitanata dal sindaco Valentina Vadi che ha raccolto l’adesione di quasi tutte le amministrazioni municipali dell’area.

“Ciascuna posizione è legittima – commenta il sindaco di Terranuova - quello dei rifiuti è un tema molto complesso, ci sarà modo di affrontarlo e va affrontato in tutte le sue sfaccettature da un punto di vista ambientale, di tariffe e costi perché anche portare rifiuti molto lontano (nel caso in cui la discarica oggi in esaurimento non venga ampliata ndr) ha un impatto in termini ambientali. Neanche noi riteniamo di avere la verità in tasca, c’è una procedura che dà modo di ascoltare tutti e quella è la sede idonea dove dibatterla”.