Lavoro

Corteo di auto per lo sciopero dei metalmeccanici

E' in programma martedì 19 luglio con ritrovo alla Abb Power One alle 10. Tracchi (Fiom Cgil): "Proposte pericolose da Federmeccanica"

Ulteriori 4 ore di sciopero indette dalla strutture sindacali nazionali per lo stato di “stallo” nella vertenza sul rinnovo del contratto collettivo nazionale industria metalmeccanica e istallazione impianti. Con queste 4 ore i metalmeccanici sono già 20 ore di sciopero dall'inizio della trattativa avviata a gennaio. 

"La Federmeccanica rimane sostanzialmente ferma sulle proprie posizioni espresse fino dall'inizio della trattativa e che lasciano intendere, qualora assecondata, la fine del contratto collettivo nazionale - dichiara Alessandro Tracchi segretario provinciale Fiom Cgil -  In modo deciso e provocatorio continua a pretendere che lo strumento del contratto non garantisca più la redistribuzione del salario a tutti i lavoratori metalmeccanici, e pretende di aumentare la produttività non riconoscendo parte dei permessi annui retribuiti. Insieme a questo non recepisce le Istanze delle organizzazioni sindacali in merito all'apertura di tavoli per discutere di strategie industriali complessive, piani di sviluppo atte a capovolgere questo stato di crisi che l'industria italiana sta attraversando. Non solo, si fa promotrice di diffondere tra i lavoratori la propria “piattaforma” in modo unilaterale. Una stagione di rinnovo contrattuale durissima, complicata dall'assenza del Modello Contrattuale di riferimento perché scaduto.

Come sindacato -  continua Tracchi - abbiamo deciso di alzare il livello di scontro in modo da dare più visibilità a questa vertenza, portando i metalmeccanici in mezzo alla cittadinanza, per spiegare e per far capire la pericolosità delle proposte di Federmeccanica. Non garantire a tutti i lavoratori gli aumenti contrattuali contribuirebbe ad aumentare gli effetti della crisi, i salari negli anni hanno arretrato rispetto al potere di acquisto, quindi senza aumenti sicuramente non ripartirebbero i consumi, generando ulteriori situazioni di crisi. Aumentare le ore di lavoro a chi oggi ha un lavoro non permette di creare le condizioni per nuove assunzioni, in anni dove la disoccupazione dilaga. Continuare ad abbattere i diritti mettendo i lavoratori in conflitto tra loro produce una involuzione antidemocratica, ingiusta e iniqua verso chi già vive condizioni disagiate. 

Per questo e per rivendicare quanto il sindacato ha chiesto nella propria piattaforma, unitariamente è stata decisa una manifestazione che nella giornata di martedì 19 luglio vedrà un corteo di auto muoversi per il Valdarno e dirigersi di fronte ai centri industriali più importanti per esprimere il proprio dissenso alla provocazione della Federmeccanica e spiegare le ragioni della lotta" conclude Tracchi. 

Il ritrovo è alle 10 alla Abb Power One.