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"Ampliamento discarica, molti punti da chiarire"

La lista "Centrodestra per Terranuova" interviene sul progetto per Podere Rota: "I sindaci si erano detti contrari offensivo non tenerne conto"

La discarica di Podere Rota a Terranuova

"Non vogliamo essere pregiudizievolmente contrari ma crediamo che una assoluta trasparenza e approfondita documentazione sia indispensabile". È quanto dichiara il gruppo consiliare di opposizione “Centrodestra per Terranuova” in merito al ventilato ampliamento della discarica di Podere Rota.

La notizia - legata alle attività della neonata Valdarno Ambiente (vedi articoli collegati) - è stata accolta con disappunto sia dal “Comitato vittime di Podere Rota”, il sindaco di San Giovanni (comune al confine con quello di Terranuova e interessato dall'impianto di smaltimento dei rifiuti) e dalle Liste Civiche di opposizione della cittadina del Marzocco oltre che dal centrodestra di Castelfranco-Piandiscò.

L'opposizione terranuovese per il momento non si dice contraria in assoluto al un possibile ampliamento della discarica ma "Ci riserviamo di analizzare con scrupolosa attenzione ogni singolo aspetto e passaggio, anche progettuale ed autorizzativo. Non vorremmo infatti che dietro a proclami, frasi ad effetto per lo più pubblicitarie, vi fossero problematiche concrete da analizzare nel dettaglio".

Gli esponenti di “Centrodestra per Terranuova” in consiglio comunale affermano di avere sul progetto, "alcune perplessità, nel merito e nel metodo". Per quanto riguarda il merito della questione, sottolineano "Per ora possiamo notare come la presentazione del progetto poteva anche essere l’occasione per riferire delle importanti integrazioni – anche pesanti – richieste dalla Regione Toscana nell’ambito della Valutazione Ambientale postuma relativa all’impianto esistente e che pertanto a tale nuovo progetto si intersecano e sono complementari. Oltre ad essere definiti più o meno vagamente, degli obiettivi, perché non sono stati presentati i relativi progetti e dati? Vista la complessità della operazione, quali tempi, generalmente non brevi, sono previsti per tutte le relative autorizzazioni?".

Sul metodo poi aggiungono "I sindaci del Valdarno in una recente assemblea di Ato Sud (organismo deputato territorialmente alla gestione dei rifiuti) si erano unanimemente pronunciati contro qualsiasi ampliamento della discarica e per la chiusura indilazionabile al 2021.Non tenere assolutamente conto di queste volontà, formalmente espresse, ci pare offensivo, divisivo e dirompente. Ci chiediamo poi come mai questo progetto, sicuramente in itinere da mesi, venga presentato solo ad elezioni già avvenute. Una furbata che, con assai benevolo eufemismo, risulta particolarmente sgradevole. Temiamo poi che questa operazione sia soprattutto la chiave di volta per consentire il conferimento dei rifiuti della area di Firenze che risulta ancora priva di un qualsiasi piano di gestione relativo. Il Valdarno non può sopperire alle deficienze della Regione Toscana".