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Serristori, “Ora e mai più” avvertono gli alleati

Per Figline Incisa: “Contrasteremo con ogni mezzo chi dovesse prendere a pretesto l’emergenza per attuare un esautoramento del nostro ospedale”

Il vicesindaco Enrico Buoncompagni, espressione dell'associazione culturale "Per Figline Incisa"

Parafrasando il titolo del programma di Amadeus “Ora o mai più” gli alleati della sindaca Giulia Mugnai mandano un chiaro avvertimento alla prima cittadina di Figline e Incisa. “Ora” e “Mai più” titola la nota diffusa dall’associazione “Per Figline e Incisa”, ovvero il think tank da cui scaturirono nelle scorse elezioni comunali le liste a sostegno del candidato Daniele Raspini, poi confluite - con qualche mal di pancia interno - a sostegno della giunta Mugnai. Dal quel gruppo di pensiero sono poi scaturiti tre consiglieri comunali e anche il vicesindaco Enrico Buoncompagni, la cui fotografia campeggia sulla pagina Facebook dell’associazione “Per Figline e Incisa”.

Quel cambio di vocale operata nel titolo del comunicato, che muta la disgiuntiva “o” in una copulativa “e”, non è solo una sottigliezza grammaticale, ma suona come un vero ultimatum alla giunta comunale sulla questione Serristori.

«Prendiamo atto con senso di responsabilità – scrive l’associazione - ma anche con preoccupazione, della recente decisione di procedere con la “temporanea” chiusura notturna del servizio di pronto soccorso Figline della terapia sub-intensiva e della chirurgia, finora attivi presso l’Ospedale Serristori, decisione accompagnata dall’ampliamento del servizio di medicina generale».

«Pur comprendendo le ragioni di tali decisioni e non sottraendoci al necessario e opportuno senso di responsabilità, riteniamo che la chiusura sia di fatto una penalizzazione nei confronti della popolazione locale ed in particolar modo delle fasce più deboli ed esposte; nutriamo inoltre qualche perplessità sulla piena efficienza di una struttura sanitaria ospedaliera privata della presenza di medici anestesisti».

«Auspichiamo quindi che tale condizione mantenga i caratteri di assoluta straordinarietà e temporaneità, come ripetutamente affermato da Saccardi (cit. “Quinewsvaldarno.it”), e che coerentemente quindi si proceda alla riattivazione immediata dei pieni servizi non appena sarà terminata l’emergenza; non vorremmo mai che la tragedia che ci sta colpendo costituisse un pretesto per avviare un tentativo ‘in sordina’ di depotenziamento ed esautoramento del nostro ospedale, intento che ormai da tanto tempo viene paventato da più parti e che non abbiamo alcuna intenzione di appoggiare, ma, anzi, di contrastare con ogni mezzo a disposizione».

«Ci impegniamo da parte nostra – conclude l’associazione Per Figline Incisa - a vigilare in tal senso sul “dopo-Covid” e ad adoperarci nelle sedi opportune affinché si proceda piuttosto all’auspicato potenziamento del pronto soccorso dell’Ospedale Serristori, che non potrà prescindere dall’affrontare le criticità emerse nella gestione del servizio e del personale».