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“Se vuoi segnalare casi di corruzione, clicca qui”

Per il dipendente pubblico o privato che segnala un illecito è disponibile un protocollo informatico di crittografia che garantisce l’anonimato

Il dipendente pubblico che segnala un illecito non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, oppure trasferito o sottoposto a misure organizzative aventi effetti negativi sulle condizioni di lavoro. Questo è il succo della legge 179 che, un paio di anni fa, avviava il percorso normativo teso a tutelare il dipendente che, nell’ambito di un rapporto pubblico, ma anche privato (ad esempio i collabori delle imprese fornitrici dell’ente pubblico) segnala reati o irregolarità di cui è venuto a conoscenza.

Per evitare rappresaglie nei confronti del dipendente che ha segnalato casi gravi, anche di corruzione, il legislatore si è sforzato di trovare un modo pratico per garantire l’anonimato all’informatore. Così, grazie all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) è stato realizzato un protocollo di crittografia che garantisce una comunicazione riservata, tramite l’utilizzo una piattaforma informatica che tutela il cosiddetto “whistleblower” (segnalatore).

A questa particolare normativa si è adeguata anche l’Amministrazione comunale di Figline e Incisa Valdarno, che ha adottato il nuovo strumento di segnalazione contro la corruzione nella pubblica amministrazione, aderendo di fatto al nuovo progetto whistleblowing, che ora è disponibile nel sito del Comune di Figline e Incisa all’indirizzo web https://comunefiv.whistleblowing.it/#/ . Il tutto è preceduto da una premessa sintetica, ma efficace “L’istituto del whistleblowing è preordinato alla tutela dell’interesse pubblico e generale, alla legalità ed eticità dell’azione amministrativa. Se vuoi segnalare un caso di corruzione clicca qui”.