Cultura

In tre conferenze la vita quotidiana nel Medioevo

Iniziativa del Museo delle Terre Nuove in collaborazione con il Comune di San Giovanni. Il calendario degli appuntamenti, al via da venerdì

Il Museo delle Terre Nuove, in sinergia con il Comune di San Giovanni Valdarno, presenta il nuovo ciclo di conferenze Microstorie medievali nei testamenti.

Tre esperte studiose racconteranno, in tre diversi incontri, il quotidiano della vita nel Medioevo.

Ecco il dettaglio degli eventi:

19 novembre, ore 17: Cristiana Cucinotta Fordyce, Un borgo medievale nella voce testamentaria dei suoi abitanti

Nel XIII secolo, il comune rurale di Vertova appare vivo e pulsante attraverso le ‘carte’ dei testamenti dei suoi abitanti. Voci diverse di una molteplice e brulicante realtà contadina e piccolo borghese, raccolte nel registro di uno stesso notaio che però, fedele alla dettatura del testatore, ritraduce in latino la variegata realtà del volgare e del dialetto di agricoltori ed artigiani. Un panorama multicolore in una polifonia di voci dal quotidiano medievale.

17 dicembre, ore 17: Silvia Carraro, L’adozione di una schiava nel testamento della padrona

A partire dai testamenti medievali, l’incontro svelerà alcuni comportamenti che gli uomini e le donne dell’epoca ebbero nei confronti delle persone con disabilità. Gesti quotidiani verso amici e conoscenti o preoccupazioni per il futuro incerto di un figlio o una figlia con disabilità riempirono i pensieri di coloro che se ne prendevano cura, allontanandosi talvolta dal sentire comune. È questo della disabilità un tema ancora poco esplorato ma che offre molti spunti per interpretare le luci e le ombre che attraversano i secoli medievali.

14 gennaio, ore 17: Maria Teresa Brolis, Testamenti di donne medievali: alla scoperta di un mondo sconosciuto

Come conoscere la storia di una usuraia pentita, di una moglie innamorata (o, viceversa, delusa dal marito), di una giovane sposa che cura il coniuge in casa, di una pellegrina che parte per Roma? Di queste e di altre vicende non parlano certo le cronache dei re, ma le voci stesse di protagoniste femminili che dettano le loro ultime volontà.