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Studenti a scuola col braccialetto anti-Covid

Iniziativa di molti istituti superiori del Valdarno per gestire da lunedì la ripresa dell’attività in aula. Ce la spiega il dirigente Pierazzi

Foto di repertorio

Sembra un gadget alla moda, giovanile e colorato. Invece è un segno di appartenenza e una misura anti-Covid. É il braccialetto che gli studenti di alcune scuole superiori del Valdarno lunedì metteranno al polso per sapere e ricordare, attraverso il colore del monile, su quale percorso muoversi all’interno dell’edificio, quale segnaletica seguire per raggiungere il settore di pertinenza e quindi la propria aula. Ma anche per non sbagliare strada, perché infilarsi in un’altra porzione della struttura o raggiungere gli amici di un altro piano non è più possibile. È questa una delle misure prese da vari istituti della vallata in vista della ripresa da lunedì prossimo delle attività didattiche in presenza per il 50% degli allievi: un provvedimento – insieme ad altri – per controllare il flusso dei ragazzi in ingresso, in uscita e durante la permanenza a scuola, evitare assembramenti e contatti ravvicinati tra gruppi numerosi che potrebbero favorire eventuali contagi.

In realtà – come ci spiega Lorenzo Pierazzi dirigente dell’Isis Valdarno di San Giovanni che comprende tre istituti - l’idea del braccialetto era stata già messa in pratica all’inizio dell’anno scolastico ma dopo lo stop delle lezioni in aula per l’emergenza sanitaria il vero banco di prova per l’iniziativa sarà l’11 gennaio e le settimane successive.

La breve esperienza di settembre aveva comunque già dato i suoi frutti: “L’idea è stata accolta molto positivamente” sottolinea Pierazzi “Anche i ragazzi più vivaci l’hanno presa bene; abbiamo fatto capire che la regola non era negoziabile e tutti hanno dimostrato autocontrollo e senso di responsabilità”.

Spiegando l’organizzazione interna all’Isis Valdarno – che vale anche a titolo di esempio di ciò che è stato organizzato nelle altre strutture della vallata che hanno predisposto analoga iniziativa – il dirigente specifica che per le tre sedi del suo istituto sono stati individuati già da settembre nuovi ingressi e uscite “anche utilizzando le scale antincendio”.

Le strutture sono state suddivise in settori, chiamati “bolle”, presenti anche all’interno di ogni singolo piano. Ogni studente seguirà il percorso del colore del suo braccialetto”. Impossibile sforare in un’altra area perché i vari settori sono blindati. In pratica il braccialetto è una sorta di badge di riconoscimento aziendale. Ma la sua funzione non è solo quella di tenere sotto controllo i movimenti degli alunni. Nel caso in cui uno studente risultasse positivo al Covid – oltre a mettere in atto le misure previste dal protocollo sanitario – saranno messe in isolamento le persone, compagni e insegnanti, che hanno frequentato il settore di appartenenza dello studente, mentre il resto della scolaresca potrà continuare regolarmente le proprie attività.

L’uso del braccialetto identificativo – l’Isis ne ha acquistati diverse centinaia per i suoi 1400 studenti – potrebbe essere mantenuto per sempre anche dopo la fine dell’emergenza Coronavirus. “In situazione di normalità, considerando anche gli insegnanti, si spostano nei nostri edifici circa duemila persone. Abbiamo diversi laboratori e il via vai è notevole” specifica Pierazzi “avere un sistema identificativo che regoli gli spostamenti da una zona all’altra e che faccia capire ai ragazzi di essere nel posto giusto è un sistema che potrebbe essere utile anche in futuro”.