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Stop a tutti i mercati fino ad aprile

Prevenzione Coronavirus, ordinanza del sindaco sul commercio all’aperto. Novità anche per bar, ristoranti e consegne a domicilio di alimentari

Praticamente impossibile garantire le misure di sicurezza per i mercati all’aperto e così il sindaco di San Giovanni, con un’ordinanza, ha sospeso l’attività del consueto appuntamento settimanale del sabato nel centro storico e di quelli itineranti nelle altre zone del paese fino al prossimo 3 aprile.

L’emergenza Coronavirus ha imposto questa decisione e vanno prese tutte le precauzioni per evitare possibili contagi. Un sacrificio per ambulanti e consumatori appassionati della spesa all’aperto che sarà comunque solo per tre settimane.

La misura presa dall’amministrazione sangiovannese vale sia per i mercati all’aperto che in forma itinerante, perché “il commercio su aree pubbliche non consente, alle condizioni attuali, la possibilità di contingentare il numero dei frequentatori e, quindi di garantire il rispetto delle misure indicate nel decreto del governo”.

Altre disposizioni sono state prese per attività al pubblico.

“Allo stesso modo – spiega il Comune - sono sospese tutte le attività di commercio itinerante, ad eccezione della vendita effettuata presso il domicilio del consumatore. Per i bar, i ristoranti e i laboratori artigianali di produzione di alimenti e bevande è consentita la consegna a domicilio anche al di fuori dell’orario di apertura stabilito dal Decreto del 9 marzo 2020, come specificato anche dalle Faq del Governo del 10 di marzo”.

“Non è stato semplice prendere simili decisioni”, ha dichiarato il sindaco Valentina Vadi “ma la situazione attuale impone, in condizioni di estrema emergenza, di ricorrere a queste misure restrittive, così come contenute nel Decreto del 9 Marzo che equipara anche la nostra regione al Nord Italia e al resto del paese. Siamo consapevoli che queste restrizioni, insieme a tutte le altre previste dalla normativa nazionale, produrranno un danno economico importante a chi vive di queste attività. Chiediamo, pertanto, al Governo e alla Regione di mettere in atto provvedimenti per sostenere gli enti locali perché, finita l’emergenza, possano i Comuni essere di supporto alle attività commerciali e produttive e alle famiglie. Noi faremo la nostra parte per essere vicini e sostenere i nostri cittadini, ma abbiamo bisogno dell’aiuto del Governo e della Regione”.