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Le famiglie chiedono aiuto: i bimbi devono giocare

Fase post-Covid, il Comune raccoglie la richiesta di molti genitori con figli piccoli e organizza i centri estivi per la prima infanzia

Stare a casa per molte settimane nel periodo dell’emergenza Covid è stato un problema per tutti, ma forse di più per i bambini che non hanno potuto stare tra loro, andare a spasso e giocare all’aperto.

Alcune famiglie sangiovannesi con figli piccoli hanno espresso la necessità di avere in questa estate un’opportunità in più di svago e di momenti ricreativi per i bimbi in tenera età.

Il Comune ha raccolto la richiesta e ha deciso di realizzare un centro estivo specifico per i piccolissimi fino ai 3 anni. Sono state organizzate in piena sicurezza e nel rispetto delle norme anti-contagio attività ludiche e divertenti che si articoleranno per tre settimane consecutive nel mese di luglio e saranno riservate ad un massimo di 20 iscritti.

Secondo quanto ha fatto sapere l’amministrazione “per ragione di opportunità legate al numero di posti disponibili, alla durata limitata e alla necessità di effettuare un ingresso graduale mediante ambientamento, il centro estivo sarà riservato a chi già frequenta i servizi della prima infanzia del Comune di San Giovanni”.

“Il nostro obiettivo è stato quello di venire incontro alle esigenze delle famiglie e soprattutto dei bambini della prima infanzia” ha spiegato l’assessore all’istruzione Nadia Garuglieri “l’interruzione delle attività educative ha avuto un impatto negativo, in particolare proprio nei bambini più piccoli, con fenomeni di regressione importanti ed ha sicuramente complicato l’organizzazione famigliare con la ripresa delle attività lavorative dei genitori. Per questo, appena è stato possibile abbiamo tempestivamente pensato di ristabilire il diritto al gioco, alla socialità e all’educazione all’aperto per i bambini di età 0/3 anni”.