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“Discarica, la Regione apra un’inchiesta pubblica”

Ampliamento Podere Rota, la richiesta del Comune di San Giovanni. Il sindaco: “Atto di trasparenza verso cittadini e territorio”

Valentina Vadi sindaco di San Giovanni

Un’inchiesta pubblica per rispetto del territorio e dei cittadini. È quanto chiede il Comune di San Giovanni alla Regione Toscana in merito alla proposta – avanzata dal gestore Csai – di ampliare la discarica di Podere Rota che insiste nel comune di Terranuova ma sul confine con quello del Marzocco e per la quale era stata concordata la chiusura nel 2021.

Un atto possibile perché previsto dal Testo unico sull’ambiente e che permetterebbe di aprire – come spiega il sindaco di San Giovanni Valentina Vadi - “un dibattito pubblico strutturato per conoscere tutte le osservazioni esistenti sul progetto”.

L‘inchiesta pubblica - che dovrebbe essere avviata dalla Regione in quanto ente che dovrà esprimersi sulla concessione o meno dell’ampliamento dell’impianto di smaltimento dei rifiuti – “è finalizzata a favorire la effettiva partecipazione del pubblico nell’ambito del procedimento di Via, per l’esame dello studio di impatto ambientale Sia, dei pareri forniti dalle pubbliche amministrazione e delle osservazioni dei cittadini” ha detto ancora Vadi nel corso del consiglio comunale di questa mattina che ha visto l’approvazione unanime della mozione presentata dal centrosinistra con gli emendamenti presentati dal gruppo dei Cinque Stelle per impegnare il sindaco a richiedere, appunto, l’inchiesta pubblica.

“Si tratta di un’occasione che la Regione Toscana, come atto di trasparenza verso un territorio che si trova ad affrontare una questione così importante, credo debba concedere. Sarà mia premura invitare gli altri sindaci del Valdarno aretino ad unirsi alla nostra richiesta che ribadirò anche in occasione dell’incontro del 2 dicembre che avremo con l’assessore regionale all’ambiente. Mi sono, inoltre, attivata con i rappresentanti della Provincia di Arezzo in consiglio regionale perché venga presentata, in tempi brevi, una mozione a sostegno dell’inchiesta pubblica”.

“Ritengo – aggiunge ancora Vadi - che sia questo un passaggio importante perché l’intera cittadinanza del Valdarno sia consapevolmente coinvolta in una decisione che andrà a modificare pesantemente le sorti del nostro territorio, pregiudicando il presente e anche le opportunità di uno sviluppo sostenibile per le future generazioni. Sicuramente se questo ampliamento sarà autorizzato, nelle forme e nei modi in cui è stato richiesto, non sarà l’ultimo e la discarica di Podere Rota si configurerà come una presenza permanente nel Valdarno. Per questo sento, come tutti voi, la responsabilità forte di fare tutto il possibile per evitare che questo scempio si realizzi, perché la responsabilità di chi fa politica è di compiere scelte discriminanti e dirimenti di fronte ai fatti e agli eventi che si presentano”.

Il primo cittadino sangiovannese ha anche ricordato come la sua amministrazione si sia “già messa al lavoro, costituendo un gruppo di lavoro di cui fanno parte tecnici comunali e un legale esterno esperto nelle tematiche ambientali, per mettere a punto una serie di osservazioni che, a fianco delle argomentazioni politiche che ormai da tempo sono sostenute nel merito e delle quali siamo tutti concordi, rilevino la completa inattuabilità di questa proposta di secondo ampliamento della discarica di Casa Rota”.