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Crac Banca Etruria, chiesta condanna per Rosi

L’imprenditore valdarnese è stato l’ultimo presidente dell’istituto di credito prima del commissariamento. Le richieste dei Pm per i 24 imputati

La sede di Banca Etruria ad Arezzo

Per l’imprenditore sangiovannese Lorenzo Rosi è stata chiesta la condanna a tre anni e nove mesi nell’ambito del processo per il crac Banca Etruria. Questa mattina presso il Tribunale di Arezzo si è conclusa la requisitoria dei pubblici ministeri Julia Maggiore e Angela Masiello che hanno chiesto la condanna – a vario titolo, da uno a sei anni - di tutti e 24 gli imputati. Tra loro risultano i componenti del consiglio di amministrazione e alcuni dirigenti dell’istituto di credito. Viene contestato il reato di bancarotta, da quella semplice a quella fraudolenta.

Rosi – ex presidente della Castelnuovese – è stato l’ultimo presidente di Banca Etruria prima del commissariamento.

La parola passa ora ai difensori degli imputati: la sentenza è prevista entro la fine dell’anno.