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Cassonetto pieno? Riporta la spazzatura a casa

Il Comune rafforza le iniziative per la gestione dei rifiuti, sanzioni in arrivo. Ermini: “Anche gli ambulanti del mercato devono lasciare pulito”

Foto di repertorio

Se il cassonetto è pieno, bisogna cercarne un altro vicino e se anche in quello non c’è spazio, la spazzatura va riportata a casa. Altrimenti c’è una multa da 300 euro. Il Comune di San Giovanni fa sul serio per migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti e far crescere nei cittadini una coscienza civica di rispetto dell’ambiente.

In questi giorni è partito il nuovo regolamento per la gestione integrata dei rifiuti, sono state posizionate le fototrappole e sono già in azione gli ispettori ambientali per controllare i comportamenti dei cittadini (vedi articolo collegato).

“Sono molto soddisfatta del fatto che, dopo questo periodo di stallo e chiusura dovuto all’emergenza sanitaria in corso, siamo riusciti a portare avanti questo progetto a cui l'amministrazione comunale tiene molto” dice l’assessore all’ambiente Laura Ermini. 

“Finalmente abbiamo uno strumento per poter intervenire in maniera incisiva su una serie di comportamenti che purtroppo, per troppo tempo, si sono visti sul territorio. Potremmo finalmente intervenire in modo massiccio sugli abbandoni e altre infrazioni, soprattutto sullo spiacevole fenomeno dell’abbandono al di fuori del cassonetto. Il cittadino deve comprendere che, quando va a conferire, se per qualsiasi motivo la postazione non è utilizzabile deve conferire alla postazione successiva più vicina oppure riportare a casa il proprio rifiuto, pena la sanzione di 300 euro”.

“Un altro aspetto cui miriamo – aggiunge l’assessore Ermini - sarà anche una maggiore attenzione al mercato cittadino perché vogliamo che, anche da parte degli ambulanti, ci sia una maggiore attenzione a come viene lasciato il suolo pubblico al termine della vendita. Così come vogliamo molta più attenzione da parte dei proprietari dei cani che, troppo spesso, lasciano che i nostri amici a 4 zampe urinino alle colonne di Palazzo d’Arnolfo o sulle mura del centro, creando disagio e sporcizia per tutti”.

Questi comportamenti non possono più essere tollerati. I nostri concittadini meno virtuosi ed attenti devono iniziare a modificare le loro abitudini e tendere ad un corretto conferimento, dobbiamo portare avanti un progetto e delle attività che mirino ad un’educazione ambientale più forte e che inculchino questa formazione nel sistema di vita proprio di tutti. L’educazione ambientale ed il rispetto del territorio devono diventare un tratto naturale del nostro vivere”.