Ripuliti dai sedimenti il torrente Forestello e il borro della Quercia che scorrono nel territorio di San Giovanni. L’opera a cura del Consorzio di bonifica 2 Alto Valdarno ha permesso di mettere in sicurezza i torrenti le cui acque ora fluiscono più agevolmente e di utilizzare il materiale recuperato per rimodellare i corsi d’acqua o per ripristinare le erosioni in Arno.
Sul Forestello, il restyling è scattato a partire dalla località Porcellino, al confine con i comuni di Cavriglia e Figline e Incisa Valdarno.
Trecentosettanta i metri interessati dall’operazione “messa in sicurezza” realizzata in due atti: taglio della vegetazione più rilavatura del fondo alveo.
Secondo una modalità operativa ormai consolidata i detriti e la vegetazione rimossi dall’alveo non sono diventati rifiuti, ma sono stati reimpiegati per rimodellare l’asta fluviale.
“Il materiale asportato a monte della rotatoria della Strada Provinciale Minatori è stato depositato e distribuito ai lati del corso d’acqua, approfittando della presenza di fasce di pertinenza fluviale di proprietà pubblica, utilizzabili a questo scopo” spiega l’ingegner Serena Ciofini, caposettore difesa idrogeologica dell’ente.
Sempre in territorio sangiovannese, uomini e macchine hanno eseguito un intervento analogo sul tratto terminale del borro della Quercia, compreso tra via Martiri della Libertà e la confluenza sul borro Frati.
La stessa operazione è in programma anche per il Borro della Madonna: dopo l’intervento di contenimento della vegetazione, eseguita dal Consorzio alcune settimane fa, si tornerà al lavoro sul corso d’acqua per l’attività di espurgo.