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Arno, tra i due ponti ci sarà una scogliera

Prende il via l’opera di restyling del tratto cittadino del fiume: previsti interventi straordinari per un milione di euro. Ecco cosa sarà fatto

Il ponte Ipazia a San Giovanni Valdarno

Massi ciclopici saranno sistemati in modo da formare una specie di scogliera sulla sponda destra dell’Arno, nel tratto tra il ponte Pertini e il ponte Ipazia a San Giovanni.

È questo uno degli interventi previsti dal progetto di risistemazione del segmento cittadino del fiume, in particolare per arginare il fenomeno dell’erosione. L’opera di restyling è in partenza a cura del Consorzio di Bonifica 2 e finanziato dalla Regione Toscana con in investimento di un milione di euro. Un lavoro complesso di manutenzione straordinaria che metterà in sicurezza il centro della cittadina divisa in due dal grande corso d’acqua riducendo la pericolosità idraulica.

Come spiegano dall’ente, è in programma anche “una serie di opere di consolidamento trasversali e di un nuovo inalveamento di magra dell’Arno, che sarà rettificato. Una volta ultimati i lavori, l’ambiente sarà rinverdito con nuovi cespugli”. “Si tratta di un investimento importante: un milione di euro destinati a migliorare la sicurezza dell’Arno, ma anche a riqualificare il fiume dal punto di vista ambientale, nel tratto in cui attraversa un’area molto popolata” aggiunge il presidente del Cb2 Serena Stefani.

I lavori previsti per questa estate a San Giovanni fanno parte di una più complessiva strategia anti-alluvione che comprende anche altri provvedimenti. “Attendiamo l’autorizzazione della Regione Toscana ad intervenire sull’Arno, in prossimità dello stadio, sul tratto di sponda sinistra, dove i fenomeni erosivi si sono aggravati in seguito alle due piene verificatesi nell’autunno 2019 - aggiunge Stefani - Il Consorzio, in attesa dei finanziamenti pubblici specifici per risolvere in modo definitivo il problema, si è reso disponibile ad effettuare un primo intervento per tamponare a situazione e provvederà quindi a breve alla rimozione di alcune grosse alberature a rischio caduta e alla regolarizzazione della sponda in modo da evitare un ulteriore peggioramento dell’erosione”.