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Rsa, in Valdarno 62 anziani in lista di attesa

Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Marchetti denuncia tempi troppo lunghi per accedere alle residenze sanitarie assistite

Sono in tutto 62, nella zona Valdarno aretino, gli anziani non autosufficienti in coda per poter accedere a una residenza sanitaria assistenziale o Rsa. In questo anno, il 26,46% di loro ha atteso la presa in carico per oltre tre mesi. Le ipotesi di soluzione? Insufficienti e tardive”. È quanto dichiara è il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti commentando i dati fornitegli da Asl e Regione a seguito di una sua interrogazione in materia.

“Dopo la segnalazione ricevuta da una famiglia esausta di sbattere contro un muro di gomma per ottenere l’accesso in Rsa della propria congiunta anziana e non autosufficiente – spiega Marchetti – ero andato a verificare i budget assegnati, registrando un’invarianza tra il 2018 e il 2019 e rilevando che l’ultima immissione di risorse per quote aggiuntive per l’abbattimento delle liste d’attesa per le Rsa risaliva al 2016. Ma intanto, mi sono detto, la popolazione invecchia. La Toscana è tra le regioni più anziane d’Italia, e il ‘lato B’ della longevità si traduce in bisogno crescente. A invarianza di risorse, avevo avuto motivo di intuire che la coperta fosse davvero troppo corta. In tutta la Asl Sud Est in lista d’attesa attualmente si trovano 325 anziani non autosufficienti. Soluzioni? La Asl Sud Est ammette di non averne pronte in tasca. Quantifica, mi si scrive, “in 2,5 milioni di euro le risorse necessarie per soddisfare completamente il fabbisogno” ma ammette che “al momento, per gli impegni dell’Azienda su diversi capitoli di bilancio, non è possibile reperire autonomamente” quella cifra. Da parte regionale si pensa invece ad ampliare l’assistenza familiare con contributo in forma di ‘buono servizio’ dall’ammontare variabile tra i 400 e i 700 euro a seconda dell’Isee. Non so – conclude l’esponente dell’opposizione - chi si occupi di definire i parametri, ma veramente rispetto alle spese per assistere un anziano non autosufficiente si tratta di una goccia nel mare del bisogno. Sono davvero preoccupato”.