Sono già 500 i cittadini che – tra martedì scorso e questa mattina – si sono recati presso il gazebo allestito nel centro di Figline per firmare la richiesta per la riapertura del Pronto soccorso dell’ospedale Serristori.
Da oltre un anno - da quando è iniziata l’emergenza Covid - è stata sospesa l’attività del Ps del presidio sanitario figlinese: rassicurazioni sulla ripresa del servizio H24 sono state date dalla Asl in più occasioni, annunci però finora disattesi.
Per questo il Calcit Valdarno Fiorentino e il Comitato Serristori – in vista di una grande manifestazione di protesta in programma per l’inizio del 2022 - hanno organizzato una raccolta firme che ha preso il via il 7 dicembre scorso: ogni martedì mattina, in occasione del mercato settimanale, fino a metà gennaio coloro che vorranno sottoscrivere la petizione per sollecitare una soluzione per l’ospedale potranno recarsi presso il gazebo di piazza Bianco Bianchi (di fianco all’antico Palazzo Pretorio).
L’adesione è stata massiccia anche stamani: nel giro di un paio d’ore sono state raccolte circa 250 firme che vanno ad aggiungersi alle altrettante di martedì scorso. Alla sottoscrizione hanno preso parte non solo figlinesi ed incisani, ma anche persone di altre località del Valdarno fiorentino e non solo che ritengono indispensabile che il Serristori torni ad essere un punto di riferimento della sanità locale in grado di garantire in primis gli interventi d’urgenza.