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Regionali in Valdarno, vince Giani ma...

La vallata si conferma roccaforte del centrosinistra che ottiene ampi consensi ma si apre una crepa con la sorpresa di Laterina-Pergine

Eugenio Giani e Susanna Ceccardi

In Valdarno il centrosinistra ha retto. Se in altre zone della Toscana il centrodestra ha dato una spallata o comunque filo da torcere agli avversari, lo schieramento che ha proposto Eugenio Giani alla presidenza della Regione Toscana - per cui si è votato il 20 e 21 settembre - nella vallata ha retto bene ricevendo ampi consensi.

In quasi tutti gli undici comuni dell’area – che comprende le due aree della vallata, quella in provincia di Arezzo e quella fiorentina - il candidato del centrosinistra ha sempre ottenuto più del 40% dei voti con le punte massime di Rignano (59,03%) che prende lo scettro di comune più rosso della zona - e dove ha pesato il risultato di Italia Viva al seguito del leader, il rignanese, Matteo Renzi - seguito da Cavriglia con il 56,91%. 

Giani sfiora il 56% a Reggello (55,95%) mentre a San Giovanni ottiene il 54,62.Supera il 50 a Terranuova e lo sfiora a Montevarchi (49,84%) città dove, a inizio spoglio, si è creata una certa suspance: nei primi tre seggi scrutinati era infatti in vantaggio Susanna Ceccardi poi, via via che le operazioni di spoglio andavano avanti, è stata riagguantata e infine superata da Giani.

Se il risultato complessivamente può soddisfare il centrosinistra valdarnese c’è un dato che fa riflettere e che rappresenta una crepa nella tenuta dello schieramento. A sorpresa Laterina-Pergine ha sovvertito le aspettative: qui, nella terra che ha dato i natali a Maria Elena Boschi già esponente di rilievo del Pd e ora nelle fila di Italia Viva, Susanna Ceccardi ha ottenuto un ottimo risultato: la leghista candidata del centrodestra unito ha ricevuto il 45,59% dei voti battendo Giani. Uno smacco, questo, anche per la giunta di centrosinistra che guida l’amministrazione comunale e per il sindaco Simona Neri (Pd).