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Virus, la sfida dei matrimoni. Eleonora ci prova

Per la prima volta dopo l’inizio dell’emergenza coronavirus, viene affisso in Comune l'atto di pubblicazione di matrimonio. Da fare entro 180 giorni

“Se il matrimonio non è celebrato nei centottanta giorni successivi, la pubblicazione si considera come non avvenuta”. Questa parte dell’articolo 99 del codice civile fissa la finestra temporale entro il quale i futuri sposi devono procedere, inderogabilmente, alla celebrazione del loro matrimonio. Ecco perché dall’inizio della pandemia nei municipi italiani erano di fatto sparite le cosiddette “pubblicazioni”. In effetti sono stati troppi i matrimoni rimandati per colpa del Covid.19. Ad oggi sono state rinviate quasi tutte le celebrazioni di aprile e di maggio. Sulla stessa via anche quelle di giugno, mentre le date di luglio e agosto in alcuni casi “resistono” in attesa dell'evolversi della situazione. Moltissimi, per giocare sul sicuro, hanno rimandato tutto al 2021.

Invece per quanti ancora sperano di sposarsi nel 220, si prefigura una corsa contro il tempo che quest’anno non si limiterà alle tante questioni organizzative (già stressanti di per sé), ma avrà in più anche l’incognita virus. Ed è questo il più grande spauracchio: l'incertezza di quando il Covid-19 scomparirà.

Ma Eleonora, una giovane di Reggello, vuole che il suo sogno d’amore sia “coronato” a dispetto del Coronavirus. Così oggi, 7 maggio, l’ufficiale di Stato Civile di Reggello ha affisso nella casa comunale l’atto di pubblicazione di matrimonio che riguarda Eleonora e il suo Andrea. L’atto resterà affisso in pubblicazione fino al 17 maggio. Dal quel momento per la coppia di innamorati scatterà la corsa contro il tempo e contro il virus. Avranno tempo fino a metà novembre (circa) per realizzare il loro sogno. Nel frattempo si spera che il virus sia sparito