Attualità

Servizio idrico, la lunga discussione sull’acqua

l destino di Publiacqua e la costituzione di una Holding. Ecco le varie opinioni espresse all’interno del Comune e come è andata la votazione

La questione dell’acqua pubblica è ancora attuale, a dieci anni di distanza dal referendum del 12 e 13 giugno 2011, nel quale si espressero 26 milioni di cittadini italiani. Nei giorni scorsi l’Amministrazione municipale di Reggello ha discusso approfonditamente sul destino di Publiacqua, di cui il Comune di Reggello è socio con una quota pari allo 0,70% del capitale. Nel merito la questione riguardava i passaggi burocratici (come ad esempio la disdetta dei patti parasociali) per poi aderire al progetto promosso dal Comune di Firenze (comune capofila) di costituzione di una Holding (NewCo) con partecipazione interamente pubblica alla quale dovrebbe essere trasferite le azioni che i soci pubblici detengono.

Ma cos’è Publiacqua? È la società che si occupa di tutte le attività inerenti il ciclo integrato delle acque ed in particolare: ricerca, captazione, sollevamento, trasporto, trattamento, distribuzione e commercializzazione dell'acqua per qualsiasi uso; trasporto, trattamento e smaltimento delle acque di rifiuto urbane ed industriali; gestione delle reti fognarie e di impianti di depurazione delle acque reflue; gestione, trattamento dei rifiuti liquidi, solidi e gassosi, loro recupero e commercializzazione; gestione, anche per conto terzi, dei servizi a reti; progettazione, gestione e commercializzazione di prodotti e servizi inerenti alla customer care.

Durante la discussione sono state numerose le richieste di chiarimento: Piccardi si è informato sui meccanismi di disdetta, Bartolozzi voleva sapere come aumenta la forza contrattuale, Sori ha richiamato la politica alla ricerca delle competenze. Elisa Tozzi dopo aver richiesto chiarimenti sulla procedura ha annunciato la sua assoluta contrarietà all’operazione. La consigliera di maggioranza Elisi o Lisi nel suo intervento ha escluso la finalità commerciale dell’operazione commerciale, dichiarando poi che si tratta di un percorso di pubblicizzazione dell’acqua. Per il “Cinquestelle” Grandis la vicenda di Publiacqua dimostra che i cittadini contano sempre meno e per questo ha dichiarato la sua opposizione al progetto. Anche il consigliere Bartolozzi ha contestato la forma giuridica della società di capitali e si è dichiarato contrario alla procedura. Anche per Piccardi “I comuni conteranno sempre meno”.

Di tutt’altra idea il sindaco reggente Piero Giunti, convinto che con il nuovo assetto di Publiacqua “vi è un rafforzamento del ruolo pubblico”.

Al momento del voto la maggioranza ha votato gli atti necessari per la disdetta operata dal Comune di Reggello e dagli altri Enti aderenti e per lo scioglimento del “Patto Parasociale tra Comune di Firenze e altri comuni, Consiag Spa, Publiservizi Spa e Acque Blu Fiorentine Spa” del 27 giugno 2006, che regola i reciproci rapporti in relazione alla partecipazione nella società Publiacqua Spa.

In particolare i voti favorevoli sono stati 10, mentre i voti contrari all’operazione sono stati 6, espressi da Bartolozzi, Grandis, Mauro, Pandolfi, Piccardi e Tozzi.