Cronaca

Scontro aereo, il giudice: “Scarpelli senza colpe"

Rese note le motivazioni della sentenza emessa dal tribunale il 29 gennaio. Al pilota di Reggello “non può essere onestamente mosso alcun appunto”

Maurizio Scarpelli, scomparso nella tragedia del Rutor

Sono state pubblicate le motivazioni della sentenza emessa il 29 gennaio dal giudice Davide Paladino al termine del processo di primo grado, celebrato a seguito del tragico incidente avvenuto due anni fa sul ghiacciaio del Rutor, in Val d’Aosta. Nell’impatto tra un areo da turismo e un elicottero persero la vita sette persone, tra le quali anche il pilota di Reggello, Maurizio Scarpelli. A proposito del comportamento tenuto dall’elicotterista valdarnese, il giudice specifica nel testo del dispositivo che a suo carico “non può essere onestamente mosso alcun appunto”. Per il giudice Paladino era “pressoché impossibile per il pilota dell’elicottero avvistare l’avvicinamento dell’altro velivolo prima dell’impatto” poiché aveva la visuale “completamente coperta” e neanche il motore dell’areo in arrivo dalla Francia poteva essere percepito “perché sovrastato da quello del rotore dell’elicottero stesso”.