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Paola è la vicepresidente della Fondazione Anmil

La vedova di Alessandro Rosi, deceduto nel 2019, nel vertice dell’organismo dell’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro

Paola Batignani con Alessandro Rosi

Paola Batignani è stata nominata vicepresidente della Fondazione Anmil “Sosteniamoli subito”. Si tratta di un Ente che è stato costituito nel 2005 dal Comitato esecutivo dell’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro. Paola è la vedova di Alessandro Rosi deceduto il 9 agosto 2019, all’età di 44 anni, proprio per un incidente sul lavoro avvenuto a Cremona mentre stava manovrando una grossa gru per scaricare una pesante trave di accio: un carico di 86 tonnellate che si sganciò investendo la cabina del mezzo speciale che Rosi stava manovrando insieme ad un collega, rimasto gravemente ferito.

Da quel dolore Paola ha fatto nascere l’associazione “Agganciamoci alla vita” che chiede la fine della strage sui luoghi di lavoro. L’Associazione, che fu presentata un anno fa a Reggello, conta centinaia e centinaia di iscritti.

Ora Paola Batignani amplia il suo impegno contro le morti sul lavoro assumendo un’importante carica nella fondazione Anmil “Sosteniamoli subito”, un ente di diritto privato di assistenza e di ricerca, che ha lo scopo principale di promuovere azioni assistenziali nei confronti delle vittime degli infortuni sul lavoro, nonché di specifiche situazioni di difficoltà delle vedove e degli orfani. La Fondazione, inoltre, promuove studi e ricerche, anche istituendo premi e borse di studio, negli ambiti della medicina legale e del lavoro, con particolare riferimento agli infortuni ed alle malattie professionali, alla sicurezza del lavoro, delle macchine e degli ambienti di produzione. La struttura vuole promuovere iniziative che abbiano concrete ricadute positive sulla prevenzione e sicurezza del lavoro e sugli infortuni e malattie professionali; ma soprattutto cerca di garantire un’adeguata assistenza a coloro che, malgrado ogni sforzo, restano comunque vittime di incidenti gravi o mortali causati dall’attività svolta.