Attualità

Nidi di processionaria, Comune avverte i cittadini

C’è l’obbligo di rimozione dalle piante di pino dei privati al fine di prevenire i rischi connessi alla salute delle persone e degli animali domestici

Dal 2007 la lotta alla processionaria del pino è obbligatoria, ma dal 18 gennaio la Regione Toscana ha invitato i Comuni a “richiamare l’attenzione dei cittadini proprietari di piante di pino infestate da processionaria del pino al fine di far ottemperare alla lotta obbligatoria”.

Il nome di processionaria deriva dal fatto che, quando le larve si spostano alla ricerca di foglie di cui nutrirsi, si dispongono in fila indiana, come se stessero facendo una processione.

Proprio In questo periodo è necessario eseguire interventi di rimozione dei nidi che sono presenti nei rami dei pini che gli insetti formano in questa fase del loro ciclo biologico. Tutto ciò al fine di prevenire i rischi connessi alla salute delle persone e degli animali domestici.

Questo problema interessa anche la salute delle persone: nell'uomo la processionaria provoca vari problemi: in caso di contatto con gli occhi: rossore, bruciore, congiuntivite. In caso di inalazione: irritazione delle vie respiratorie. In caso di ingestione: infiammazione delle mucose della bocca e dell'intestino.

Per questo motivo il Comune di Reggello effettua ogni anno campagne di prevenzione contro la diffusione della processionaria del pino nelle aree pubbliche del territorio comunale. Ma per non rendere vani tali interventi, è necessario che anche i privati eseguano idonei trattamenti.

Alla luce di tutto ciò, il Comune di Reggello ha ordinato a tutti i cittadini proprietari di piante di pino nelle quali sono presenti nidi di processionaria (Thaumetopea pityocampa), di provvedere entro il 15.03.2021 alla verifica della presenza sulle proprie piante di tali insetti.

“In caso di riscontro positivo – scrive il Comune - è necessario provvedere alla rimozione immediata dei nidi da parte di operatori adeguatamente protetti e alla loro distruzione mediante abbruciamento, al fine di evitare la diffusione di questi insetti e il futuro contatto dei bruchi con persone o animali”.