Attualità

Nelle scuole per la sicurezza nel mondo del lavoro

I “testimonial” dell'Anmil incontreranno i giovani studenti per avviare un’opera di sensibilizzazione. Un protocollo d’intesa con la Regione Toscana

Paola Batignani, vicepresidente Fondazione Anmil

Lunedì prossimo, 14 giugno, nella sede di nel Palazzo Strozzi Sacrati la Regione Toscana firmerà un protocollo d’intesa con l’Anmil (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) e l’Ufficio Scolastico regionale per la Toscana. Lo scopo dell’iniziativa è quello sviluppare il tema della cultura della sicurezza sul lavoro, sin dai primi banchi di scuola. Grazie a questo accordo nei prossimi mesi saranno avviate numerose iniziative nelle scuole che vedranno protagonisti i “testimonial” dell'Anmil, formati grazie alla “Scuola della testimonianza”. Il protocollo sarà firmato per la Regione Toscana dagli assessori Nardini e Bezzini, mentre per l’ufficio scolastico sarà presente il direttore generale Ernesto Pellecchia. L’Anmil sarà rappresentata dal vicepresidente della Toscana, Max Mallegni, che da oltre 20 anni incontra nelle scuole gli studenti di ogni ordine e grado.

Quello della sicurezza del lavoro è un tema che in questi giorni è tornato di drammatica attualità per i gravi incidenti che si susseguono quotidianamente. Ecco perché è necessaria un’opera di sensibilizzazione precoce, anche tra i più giovani.

Su questo fronte il Valdarno è fortemente impegnato grazie all’opera instancabile di Paola Batignani, attuale componente Cda Fondazione Anmil “Sosteniamoli subito”. Paola, residente a Donnini, nel comune di Reggello, è la moglie di Alessandro Rosi morto a 44 anni, schiacciato da una trave di acciaio alle acciaierie Arvedi di Cremona, il 9 Agosto 2019. Proprio in sua memoria, Paola Batignani ha fondato l’associazione “Agganciamoci alla Vita” con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle morti sul lavoro.

Un’opera di sensibilizzazione che ora si completa con il protocollo d’intesa che coinvolge il mondo della scuola. “Cercheremo di portare il valore della testimonianza agli studenti e ai lavoratori per prevenire, ma vorremmo dire per cancellare, gli infortuni sul lavoro – afferma Mallegni, vicepresidente di Anmil Toscana - I nostri Associati sono testimonianza viva di come un infortunio non debba spegnere la vita lavorativa e l’impegno di un individuo. Sono l’esempio di come, attraverso un percorso di formazione e di reinserimento, si possa assumere dopo un infortunio un nuovo importante ruolo nel mondo lavorativo e nella società”.