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Grandis “Troppi pericoli nel cantiere abbandonato”

Il capogruppo del M5S: “La struttura di protezione dell’intera zona è marcia o inesistente, consentendo a chiunque di accedervi, compreso i ragazzini”

I varchi che si sono aperti nella recinzione del cantiere

Roberto Grandis evidenzia il pericolo e mette sull’avviso in merito a quella che viene definita “la bomba matassinese che prima o poi esploderà”. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle nel Consiglio comunale di Reggello solleva, tramite la diffusione di una nota ufficiale - la questione del cantiere sorto nella frazione di Matassino, ormai abbandonato da tempo, che comprende “una grande struttura abitativa lasciata incompiuta dal 2012 e sottoposta a intemperie” in più – aggiunge Grandis - “senza nessun controllo”.

Secondo il consigliere comunale “Tuttora la struttura di protezione al perimetro dell’intera zona è marcia o inesistente, consentendo a chiunque di accedervi, compreso i ragazzini, per bivaccare o per usarla come luogo di gioco con alta pericolosità. L’intero ambiente non ha protezioni tra i vari piani della struttura, e non ha né ringhiere né parapetti”. Grandis riferisce inoltre che può capitare di notte di vedere “ragazzini, con le pile, sui tetti incompleti degli scheletri”.

Dopo aver evidenziato la questione “sicurezza”, il consigliere Grandis solleva anche questioni prettamente amministrative, in riferimento alla situazione di degrado che si determinata a Matassino: “Dalla presentazione alla realizzazione del progetto, esso ha subìto incrementi in volumi e quantità di alloggi – ricorda il capogruppo pentastellato - Fu promesso che la viabilità, come onere, fosse a carico dell’edificante, e se il lotto tuttora mancante non fosse stato completato, Il Comune si sarebbe fatto carico del completamento della spesa per poi riversarla sui richiedenti dell’urbanizzazione futura. Nulla di tutto ciò”.

“In un incontro del 2017 con i cittadini – aggiunge Grandis - quando venne posto il problema del completamento della strada di collegamento tra via delle Serre e la parte a carico della ditta costruttrice, il sindaco Benucci rispose che era presente un’assicurazione che al momento del fallimento della società costruttrice sarebbe intervenuta dopo il 2017 e con quei soldi si sarebbe completata l’urbanizzazione. Il 2017 pare finito, ma dei lavori nessuna traccia”.