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Giunti “Così la provincia di Firenze resta rossa”

Il sindaco reggente spiega il provvedimento assunto dopo l’incontro con il presidente Giani: “l’atto determinato dalla situazione ad alto rischio”

Piero Giunti con il sindaco metropolitano Nardella

“Abbiamo terminato da poco l'incontro con il Presidente Giani insieme a tutti i Sindaci della Città Metropolitana” scrive Piero Giunti, sindaco reggente di Reggello “questa è la nota in merito alla decisione assunta dalla Regione Toscana”:

“La Toscana, per atto del Ministro della Salute, è in zona arancione da lunedì 12 Aprile. Sentito lo stesso Ministro della Salute permangono in zona rossa fino alle ore 14 di Sabato 17 Aprile le Province di Firenze e Prato, i comuni di San Miniato, Montopoli in Val d’Arno, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto parte della Provincia di Pisa ma compresi nella zona socio sanitaria Valdarno Empolese Valdelsa, i comuni di Poggibonsi, San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Casole d’Elsa, Radicondoli compresi nella zona socio sanitaria Alta Vald’elsa, Provincia di Siena. Le due province e le due zone socio sanitarie superano l’indice di contagio settimanale dei 250 contagiati su 100.000 abitanti, dato limite indicato dalla legge per l’assunzione di provvedimenti”.

“L’atto – ricorda Giunti - è determinato dalla situazione ad alto rischio nel sistema ospedaliero e sanitario con fortissima occupazione di terapie intensive e alta diffusione di ricoveri nei reparti Covid. I pareri dei Direttori di Asl competenti sono concordi nel chiedere di limitare la mobilità per non congestionare ulteriormente e il sistema ospedaliero e sanitario toscano. Le decisioni sono state assunte dopo attento esame in assemblee con i Sindaci dei territori interessati.