Brutta sorpresa per il Comune di Reggello. I macelli pubblici, o quel che resta dell’edificio, non sono “pubblici” bensì appartengono ad un privato. Infatti l’Amministrazione municipale si ora accorta del problema e sta cercando di correre ai ripari. “L’edificio denominato “ex Macelli” ubicato nel Comune di Reggello, realizzato dall’Ente (già costruito nel 1954) – scrive la Giunta comunale - e adibito da sempre ad attività relative ai propri fini istituzionali, il cui possesso da parte della medesima Amministrazione si è protratto ininterrottamente e in modo non contestato negli anni, risulta in realtà intestato a soggetto privato”.
Ora il responsabile del Settore Lavori Pubblici del Comune ha ricostruito la vicenda ed ha ravvisato la sussistenza dei presupposti sia di fatto che giuridici per l’applicabilità dell’istituto dell’usucapione. Per questo motivo è stato chiesto alla Giunta “di attivarsi con le procedure opportune al fine di regolarizzare la proprietà dell’edificio”.
Così il comune ha studiato la procedura più idonea per giungere “alla regolarizzazione della proprietà dell’immobile, al fine di acquisirlo regolarmente al patrimonio comunale”.
Dal 2010 le domande in tema di usucapione rientrano nell’ambito delle ipotesi di mediazione obbligatoria poiché si tratta di domande relative a “controversie in materia di diritti reali”. In base a questa normativa la Giunta ha quindi deciso di presentare un’istanza di mediazione che sarà presto deposita “presso un organismo nel luogo del giudice territorialmente competente” volto ad ottenere l’accertamento dell’avvenuto acquisto mediante usucapione “per possesso prolungato, ininterrotto e pacifico per un periodo superiore a venti anni” della proprietà dell’edificio ubicato in Reggello e denominata “ex macelli”.
Per svolgere questo lavoro l’Amministrazione ha deciso di affidare l’incarico ad un avvocato del foro di Firenze, per patrocinare il Comune di Reggello nel procedimento di usucapione.