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“De Angeli”, Grandis si appella alle istituzioni

Sulla questione dell’azienda farmaceutica il capogruppo del M5S ora chiede un incontro all’Excelsior, alla presenza dei rappresentanti della Regione

Manifestazione lavoratori De Angeli (foto di repertorio)

Il Movimento 5 Stelle di Reggello accende un faro sulla situazione della De Angeli, importante azienda farmaceutica che ha un sito produttivo nei pressi della frazione Prulli. Roberto Grandis, capogruppo M5S nel Consiglio comunale di Reggello, prende spunto dal fatto che “le rappresentanze sindacali hanno scritto al sindaco reggente per informarlo della situazione preoccupante, chiedendo un incontro tra le due parti” per sollecitare una più vasta mobilitazione. Di fatto l’esponente pentastellato chiede un allargamento delle rappresentanze sindacali e istituzionali interessate alla questione De Angeli: “Visto che sono confermati i punti critici dell’azienda farmaceutica di Reggello, chiedo un incontro tra le rappresentanze sindacali e istituzioni di tutti i livelli territoriali, regionali e nazionali”.

Secondo quanto riferito dal capogruppo del Movimento Cinque Stelle, dall’ultima assemblea dei lavoratori, che si è svolta nei giorni scorsi, sarebbe emersa una seria preoccupazione per il rischio concreto di un mancato rinnovo dei contratti a termine e anche per le “settimane di cassa integrazione e il taglio di 20 milioni di pezzi sulla produzione a venire”.

L’esponente del Movimento 5 Stelle, che da molto tempo segue o le vicende della “Ex Boehringer”, ricorda in primo luogo che “in tutti questi anni abbiamo ascoltato i problemi dei lavoratori, sia nei picchetti davanti alla fabbrica che al Cinema Excelsior” per cui si adesso è capito benissimo che “le continue modifiche ai turni di lavoro sono solo palliativi al reale problema”.

Così il consigliere Grandis, dopo aver svolto un’apprfondita disaminale dei problemi industriali dell’azienda farmaceutica in questo contesto economico, torna a chiedere con forza un incontro al Cinema Excelsior “oppure in altro luogo dove sia consentito il distanziamento necessario per la salute pubblica” da svolgere tra i rappresentanti sindacali, i sindaci del Valdarno, il presidente della Regione ed i vari assessori, consiglieri regionali e comunali ed anche componenti della commissione lavoro a livello nazionale, affinché vengano informati della reale situazione in cui versa l’azienda”.

“Spero che le istituzioni una volta informate- conclude Grandis - questa volta siano più agguerrite e richiedano all’azienda di presentarsi con un piano industriale, cosa che le Rsu aziendali chiedono da anni, in modo da rivelare gli intenti sul futuro del sito produttivo”.