Attualità

Comune compra le fototrappole, guai a chi sgarra

Apparecchi a disposizione della Polizia Municipale. Le immagini trasmesse dalla “Stealth Camera” permettono agli agenti di intervenire tempestivamente

Un apparecchio di ripresa e trasmissione immagini

Il termine inglese è Stealth Camera o Scout Camera (letteralmente: macchina fotografica invisibile o macchina fotografica dell’esploratore), ma in italiano è rimasto il vecchio nome di “fototrappola”, perché in origine questi apparecchi venivano utilizzati per riprendere la fauna selvatica per interesse scientifico.

In pratica si tratta un dispositivo per la videosorveglianza: una volta posizionato, ad un qualsiasi movimento di persone, animali, automezzi, il meccanismo digitale scatta foto, registra video e li invia in tempo reale a smartphone, tablet o computer

Con il passare del tempo le cosiddette fototrappole si sono rivelati utili alle forze dell’ordine, per controllare ampie zone, spesso periferiche, anche in assenza o scarsità di personale a disposizione. Le immagini trasmesse in tempo reale permettono agli agenti di intervenire tempestivamente per accertare e contestare le infrazioni (per es. in materia di abbandono dei rifiuti), sventare furti, interrompere atti vandalici e danneggiamenti. La presenza di una fototrappola ha anche una funzione di deterrenza e prevenzione.

Ora, su richiesta della Polizia Municipale il Comune di Reggello ha deciso di procedere all’acquisto di due fototrappole professionali “per procedere al controllo di beni di proprietà Comunale”. Per questo motivo l’Amministrazione comunale ha attivato la procedura di acquisto, per un importo complessivo di Euro 549,00 comprensiva di IVA, presso una ditta specializzata della provincia di Cuneo.