Oggi si è corsa la terza tappa del Giro d’Italia: alla partenza Vincenzo Albanese voleva mantenere sulle sue spalle la Maglia Azzurra, conquistata ieri con i primi 3 punti in palio. E l’atleta valdarnese c’è riuscito alla grande. Per restare leader della classifica degli scalatori, l’atleta di Reggello è andato in fuga dopo appena dopo 10 chilometri dell’inizio della terza tappa, che misurava complessivamente 190 km.
Nonostante un tracciato (da Biella a Canale) molto lungo e costellato di salite, il ciclista valdarnese non ha esitato ad andare in avanscoperta insieme ad altri sette compagni di fuga, tra cui l’olandese Taco Van Der Hoorn che poi è risultato il vincitore della tappa.
L’obiettivo di Albanese era invece quello di conquistare il maggior numero di punti dei cosiddetti Gpm, ovvero i traguardi intermedi collocati in vetta alle salite, valevoli per il Gran Premio della Montagna.
E Vincenzo ha fatto incetta di quasi tutti i punti in palio, a cominciare dal Gpm di Piancanelli, collocato dopo 122 km, dove è passato per primo conquistando 9 punti. Albanese si è poi ripetuto al Gran Premio della Montagna di Castino, dopo 144.5 km. In questo caso si è aggiudicato i tre punti che erano riservati all’atleta che transitava per primo in cima alla salita. Invece i tre punti dell’ultimo Gpm, collocato a Manera, sono andati al francese Simon Pellaud; gli altri due punti in palio se li è aggiudicati l’italiano Samuele Zoccarato, mentre Vincenzo Albanese si è preso l’ultimo punto disponibile.
Fatti i conti, tra la seconda e la terza tappa, l’atleta cresciuto nella Ciclistica Figlinese, è riuscito ad assommare 16 punti, guidando così la classifica provvisori degli scalatori, con 6 punti di vantaggio su francese Pellaud e sull’olandese Lars Van Den Berg.