Non è certamente il clima rovente che può far pensare a fenomeni di autocombustione, eppure nella montagna di Reggello, sui primi contrafforti del Pratomagno, si ripetono i principi di incendio. Era già successo il 4 settembre, allora il fuoco era partito in due punti distinti, nel tardo pomeriggio. Un’ora particolarmente pericolosa, perché collocata alla fine del tempo utile per consentire visibilità ai mezzi aerei antincendio.
Questa mattina il fuoco è partito, in linea d’aria non molto distante dal luogo in partì l’incendio del 4 settembre, poco prima delle ore 11. Un solo focolaio che ha innalzato verso il cielo azzurro una colonna di fumo ben diritta e anche ben visibile dal fondovalle. Prima che le squadre antincendio potessero intervenire il fuoco ha allargato la sua base in un modo che sembrava preoccupante, ma le operazioni di contenimento subito avviate hanno prima circoscritto e poi domato anche questo secondo incendio settembrino.