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Quando Pablito disse: “Io sono di Bucine”

Il video in cui Paolo Rossi parla del suo amore per la Valdambra e perché scelse di viverci. A pochi giorni dalla scomparsa il Comune lo ricorda così

Paolo Rossi

È nato a Prato, ha vissuto a Vicenza, ha giocato negli stadi di decine di città, ha visitato il mondo, ha conosciuto gente di ogni parte ma per essere felice si è fermato in Valdambra. “Perché io sono bucinese”.

Lo ha detto con convinzione, Paolo Rossi, tre anni fa durante i minuti al microfono stretto in mano per raccontare com’era finito in quest’angolo di Valdarno, davanti alla platea di un evento per la promozione del territorio organizzato dal Comune. E il Comune ritrovando lo spezzone di quell’intervento e postandolo su facebook ha voluto ricordare così Paolo Rossi, il campione del grande calcio scomparso tre giorni fa che di Bucine era diventato cittadino.

“Ho preso la residenza, sono diventato bucinese – raccontava - quando vado in giro dico: sto a Bucine…non a Firenze o in Toscana, a Bucine”.

Pablito ricorda di quando gli venne l’idea di ritirarsi per vivere tranquillo e dopo aver scoperto e visitato in lungo e in largo la vallata grazie a un amico, capì di essersi “innamorato di questa zona. Ho intravisto in questo territorio il posto adatto, un posto straordinario, fantastico per la qualità di vita che offre.

Sono felicissimo di essere arrivato qui, mi sono integrato, ho famiglia, sto crescendo due bambine piccole che stanno benissimo qua. C’è tutto quello che una persona può volere per star bene e vivere bene”. Parole d’amore per la terra di Valdambra. Ma le sue ultime parole – quelle che precedono l’applauso – riascoltandole ora hanno un suono diverso: “Spero di continuare ancora per molti anni”. Era il 2017.