Attualità

Pittori: “Commedia dell’assurdo sul Serristori”

Sono state prese decisioni che “costringono anche i pazienti oncologici a recarsi presso strutture dove sono in cura persone affette da Coronavirus”

La sindaca Giulia Mugnai e il capogruppo Silvio Pittori

«Negli ultimi giorni la commedia dell’assurdo si è trasformata in una tragedia, a tale punto che la maggioranza locale si finge anche opposizione, pur di porre una toppa alla ulteriore crepa arrecata all’ospedale”. Silvio Pittori, capogruppo della Lega nel consiglio comunale di Figline Incisa, prende spunto dalle ultime vicende che hanno riguardato l’ospedale di Figline, per chiamare in causa la sindaca Mugnai e le formazioni politiche che sorreggono la sua maggioranza».

«A fronte - scrive Pittori - della chiusura notturna del pronto soccorso, alla chiusura della terapia subintensiva e della chirurgia, che produce un effetto devastante costringendo molti pazienti anche ed in primo luogo oncologici a recarsi presso strutture diverse dove sono attualmente in cura persone affette da Coronavirus, con pacifici rischi connessi, il PD locale vacilla in preda ad uno sdoppiamento di personalità, vestendo i panni della maggioranza e della opposizione insieme e contemporaneamente».

«Ed allora ecco un Sindaco, da sempre è appiattito sulle scelte regionali, che ha un apparente sussulto di dignità politica e chiede conto di quanto sta accadendo – commenta il capogruppo della Lega - E una lista civica riconducibile al vice sindaco, porre sotto tutela il Pd regionale e locale “vigilando” sugli accadimenti relativi al Serristori, temendo di trovarsi al cospetto di “un depotenziamento ed esautoramento del nostro ospedale intento che oramai da tanto tempo viene paventato da più parti” (di quale prova hanno ancora bisogno per passare dallo stato di timore a quello di una presa di coscienza?); il Pd che nel prendere posizione chiede spiegazioni a se’ stesso!»

«Prepariamoci dunque - conclude Pittori - a sentire di nuovo che si tratta di scelte momentanee per rispondere ad esigenze di personale presso altre strutture, ma solito le scelte momentanee diventano definitive (il medico del 118 docet!)».

«Noi contrasteremo le scelte errate del Pd, ma almeno risparmiateci di dover assistere a questa commedia dell’assurdo dove protagonisti, comprimari e figuranti e correttori di bozze sono ugualmente responsabili dello stato in cui versa il nostro Ospedale».