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Quando sarà completata la stazione degli autobus?

Il Pd riporta all’attenzione la questione del Polo Intermodale: “l’area è abbandonata a sé stessa ed è poco sicura e il Comune non interviene”

L'autostazione di Montevarchi

Sala d’aspetto, biglietteria e servizi igienici non sono ancora stati realizzati. La segnaletica, verticale e orizzontale, non c’è mentre l’illuminazione è insufficiente e le manovre degli autisti sono rese difficili dalle macchine parcheggiate negli spazi di sosta riservati ai pullman. Questa la situazione del polo intermodale adiacente alla stazione ferroviaria di Montevarchi su cui il Pd chiede al Comune di intervenire. Quella che doveva essere “il punto nodale della mobilità sostenibile di Montevarchi e di buona parte del Valdarno e invece è stato abbandonato a sé stesso” sottolineano i consiglieri comunali del partito democratico che a riguardo hanno presentato un’interrogazione.

L’area è, al momento, solo una fermata degli autobus di linea “e anche poco sicura” e non è stata completata come da progetto, il che la rende poco funzionale. Che sia necessario intervenire lo chiedono sia gli utenti che gli autisti dei bus che tempo fa hanno promosso, insieme, una raccolta di firme.

Il consigliere del partito di opposizione Francesca Neri ha quindi presentato un’interrogazione per sapere “perché il completamento del Polo Intermodale è stato tolto dai piani triennali delle opere pubbliche dell'amministrazione Chiassai e se si intende agire per il completamento della struttura che, rispetto al progetto originale, manca ancora della realizzazione della sala d'aspetto, della biglietteria e dei servizi igienici. Inoltre – spiegano dal Pd - la Giunta Chiassai non ha assolutamente pensato in alcun modo alla valorizzazione di questo punto di interscambio ferro-gomma anche in chiave di mobilità sostenibile: infatti, visto anche l'impegno della Regione profuso per la realizzazione della Miv, la Mobilità Integrata Valdarno, questo può essere il luogo giusto per pensare a progetti innovativi di mobilità sostenibile come il bike-sharing o il car-sharing. Una struttura pensata come porta d'ingresso della città per chi proviene con il treno e con il bus, all'avanguardia per i tempi di realizzazione, oggi è lasciata completamente a sé stessa”.