Il consiglio comunale di Montevarchi è stato convocato in seduta straordinaria per celebrare la Festa della Toscana, dedicata questo anno al 50° anniversario dell’alluvione del 1966. Si è tenuto in seduta aperta alla partecipazione di tutta la cittadinanza.
Nell’occasione sono stati consegnati riconoscimenti ai cittadini meritevoli per fatti ed azioni occorse durante i difficili giorni della calamità.
Un’ attestazione pubblica verso coloro i quali nel tempo hanno fatto in modo di mantenere vivo il ricordo di un evento che ha colpito in modo significativo la comunità di Montevarchi.
Secondo le notizie di cronaca del 1966, le esondazioni provocarono danni ingenti per la città di Montevarchi, dopo 4 giorni di pioggia incessante: circa 1 miliardo e 200 milioni di vecchie lire, con 700 aziende messe in ginocchio. Cominciò quindi un’opera capillare di ricostruzione. Questi i nominativi dei cittadini ai quali sono stati consegnati i riconoscimenti da parte del vice sindaco Luciano Bucci e del presidente del consiglio comunale Claudio Rossi:
Roberto Ceccherini, in memoria del padre Giuseppe Ceccherini, per aver prodotto e conservato per 50 anni la preziosa registrazione del giornale radio in cui si annunciavano le prime notizie sull’alluvione di Montevarchi; Leonello Picchioni, Marco Rotesi, in rappresentanza della famiglia Rotesi, in memoria di Gastone Rotesi, per la ricca documentazione fotografica prodotta nei giorni dell’alluvione; Cristina Ulivieri, in memoria del padre Mario Ulivieri, per aver prodotto e conservato per 50 anni la preziosa testimonianza video della furia delle acque presso la diga di Levane; Pierluigi Pierazzini, Rino Vanzi, Maria Uggeri, Antonio Garofalo, Edo Baldetti, per l’impegno ed il forte contributo offerto alla cittadinanza in merito alla gestione dell’emergenza e per il successivo ritorno di Montevarchi alla normalità; Pietro Falagiani, primo sindaco dopo l’alluvione, per l’impegno profuso in favore della ricostruzione di Montevarchi; a Enzo Righeschi e Massimo Anselmi per la passione, cura e impegno dimostrati nell’organizzazione della mostra “L’alluvione del 3-4 novembre 1966”.
Come ogni anno, la Festa della Toscana, anche se legata ad un tema specifico, celebra l'anniversario della riforma penale promulgata, nel 1786 dal Granduca Pietro Leopoldo di Lorena. Con questa riforma, la Toscana divenne il primo Stato in cui si abolì la pena di morte, il reato di tortura e ogni forma di vessazione contro prigionieri e condannati, imponendo al mondo un’altra idea di giustizia.