Attualità

Lunedì mattina, prove di un giorno normale

Oggi fine del lockdown e via alla ripartenza delle attività: in centro molti i negozi che hanno riaperto i battenti, gente in strada e qualche fila

Il banchetto con il gel nel negozio Dogana

Hanno riaperto quasi tutte le attività di via Roma. Il centro di Montevarchi questa mattina - nel primo giorno della ripartenza e della fine del lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus – si è ravvivato. Un lunedì più movimentato del solito, a dire il vero, visto che in tempi normali il primo giorno della settimana coincide col turno di chiusura. Ma stavolta no. A parte qualche commerciante che ha approfittato di questa giornata per sistemare ancora i locali, igienizzarli e pensare ad ogni accorgimento a tutela dei clienti, tanti sono stati gli esercenti che hanno tirato su la saracinesca e aperto le porte: da quelli di abbigliamento come Alex, Nara Camicie, Stella moda, Sisley alle oreficerie Segoni e Lombardi, al negozio di elettricità e oggettistica Dogana, alla pelletteria PaolaDue mentre altri – cartolerie, ottici, ferramenta e moda baby – sono al lavoro già da giorni secondo i permessi governativi. Molti i bar ancora chiusi anche se qualcuno si è seduto ai tavolini all’aperto per riappropriarsi almeno un po’ dell’abitudine di scambiare due chiacchiere con un amico.

Quasi tutti i negozianti hanno predisposto all’ingresso del locale un banchetto con il gel per ricordare alla clientela di lavarsi le mani prima di entrare e attaccato sulle vetrine gli adesivi con le regole da seguire: indossare guanti e mascherina e aspettare il proprio turno. Vetrine ben allestite come sempre, luci accese e porte aperte, qualche cartello con scritto “sconti”. 

Gente in giro sì, ma soprattutto per dare un’occhiata; in pochi sono entrati a dare alla merce uno sguardo da vicino. Le file si sono viste davanti alle farmacie, panetterie e banche come accade ormai da giorni. Un gruppetto di persone era in attesa davanti all’ufficio Enel che – come i negozi – ha riaperto oggi dopo due mesi di stop.

Resta ancora chiuso il parrucchiere cinese delle Logge, il primo in paese ad aver abbassato la serranda per l’emergenza sanitaria mentre il barbiere Matteo di via Burzagli abituato ad un andirivieni di fedelissimi clienti ha lavorato – come previsto dalle norme – solo su appuntamento. A pochi passi, sulla stessa strada, un cartello annuncia purtroppo che il calzolaio ha cessato l’attività definitivamente.