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Gruccia, la Asl ha risposto: macchinario ritirato

Il sindaco Chiassai comunica la decisione dell’azienda sanitaria dopo i casi Covid falsi positivi e annuncia: “Al lavoro per un prodotto alternativo”

L'ospedale di Santa Maria alla Gruccia

Alla fine, la risposta ufficiale è arrivata: il macchinario per i test Covid rapidi comprato con i soldi dei cittadini di Montevarchi grazie a una raccolta fondi organizzata durante l'emergenza sanitaria e donato alla Gruccia è stato ritirato. Perché gli accertamenti sullo strumento – che si sono resi necessari dopo i casi falsi positivi dei mesi scorsi - non hanno fatto la chiarezza necessaria perché venisse riportato all’ospedale del Valdarno e rimesso in funzione.

È la comunicazione della Asl Toscana Sud Est resa nota dal sindaco Chiassai che l’ha ricevuta nelle scorse ore. È stato infatti il primo cittadino ad annunciare la notizia attraverso un video messaggio postato sulla sua pagina facebook. Ricordando di aver più volte sollecitato l’azienda sanitaria ad aggiornarla sulla situazione, Chiassai ha spiegato che “L’esito delle azioni di indagini che la Asl ha fatto sul macchinario non ha prodotto sufficienti elementi di chiarezza per reintrodurlo nella routine quotidiana e quindi sia la Asl che Estar - che per conto della Regione aveva acquistato ben 8 macchinari che la Asl aveva autorizzato ad acquistare - hanno deciso di ritirarli. Il nostro macchinario sarà riconsegnato al produttore”.

Il sindaco di Montevarchi ha poi aggiunto: “Mi sto già attivando per trovare un prodotto alternativo che si possa a breve acquistare, che possa dare aiuto di cui c’è forte necessità per un’indagine diagnostica più rapida della presenza o meno del Covid così da gestire una eventuale diffusione del virus in ambienti delicati e per le fasce più deboli della popolazione”.