Attualità

Gli animalisti se la prendono con il Comune

L’amministrazione vieta l’uso dei buoni spesa per acquisti alimentari per gli animali. Protestano la Lega-antivivisezione e l’onorevole Brambilla

Con i buoni spesa non si possono comprare alimentari per gli animali. Così ha deciso il Comune di Montevarchi come specificato nelle indicazioni per richiedere e usare i coupon destinati alle famiglie con problemi economici, misura decisa dal Governo per sostenere chi è in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus.

Una decisione, quella dell’amministrazione municipale valdarnese e di alcuni altri Comuni italiani, che non è piaciuta agli animalisti, in particolare alla Lav – la lega antivivisezione e alla Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente presieduta dall’onorevole Brambilla. Le associazioni sottolineano che gli animali fanno ormai parte integrante delle famiglie italiane, un nucleo familiare su tre possiede un cane, un gatto o un’altra bestiolina. Perché escludere i loro alimenti dalla spesa per cui sono previsi i rimborsi? Le associazioni hanno chiesto ai prefetti di correggere i Comuni che hanno posto in essere la discriminazione mentre l’onorevole Brambilla ha presentato un’interrogazione al presidente del consiglio perché chiarisca “definitivamente che gli alimenti per animali non possono essere esclusi dalla lista del prodotti acquistabili con i buoni spesa”.