Politica

Ecco perché il ballottaggio (forse) non si farà

Elezioni comunali a Montevarchi: con due soli candidati è praticamente certo che il nuovo sindaco sarà eletto al primo turno

Palazzo Varchi, sede del municipio di Montevarchi

“Questo è un ballottaggio al primo turno” è il refrain rimbalzato durante tutta la campagna elettorale di Montevarchi che si conclude oggi. La sintesi – quasi un ossimoro – della particolarità, rara, dell’imminente consultazione cittadina del 3 e 4 ottobre. I candidati alla poltrona di sindaco sono solo due: la sfida è diretta, niente outsider o terzi incomodi a rosicchiare consensi e sbilanciare la situazione.

Già da lunedì pomeriggio si saprà chi governerà la cittadina valdarnese nei prossimi cinque anni. Lo dice la matematica: uno dei due candidati – Canonici del centrosinistra o Chiassai del centrodestra - raggiungerà almeno il 50% più 1 dei voti validi, quota sufficiente e necessaria a vincere la competizione.

E così non ci sarà bisogno del secondo turno elettorale – il ballottaggio, appunto – che scatta (nei comuni con più di 15.000 abitanti) dopo quindici giorni se nessuno, tra più concorrenti, ha raggiunto alla prima votazione la maggioranza richiesta. Ma c’è sempre un ma in agguato. Lo scrutinio potrebbe finire in perfetta parità: 50 a 50. Caso altamente improbabile, praticamente impossibile ma che non si può escludere a priori.

Del resto, Montevarchi non è nuova ai colpi di scena: chi ha qualche anno sulle spalle ricorderà la sfida sul filo di lana nel ’94 tra Torzini e Nannicini, elezioni vinte dal primo per una manciata di voti (risultato poi ribaltato dal Tar dopo il ricorso presentato dal secondo).

La corsa a quel voto in più che farà la differenza non si è fermata un attimo, fino all’ultimo. Per questo la campagna elettorale è stata nervosa, concitata, tesissima, giocata – dai candidati - in strada, tra la gente, in ogni parte del capoluogo e delle frazioni e – soprattutto dai supporter dei due schieramenti – anche sui social. Con qualche scivolone: “meme” e battute che hanno indignato, commenti sopra le righe, attacchi su vicende passate su cui c’è chi valuta di replicare rivolgendosi all’avvocato.

Alla fine di una campagna elettorale estenuante – qualcuno l’ha definita “pazza” – le coalizioni sperano che l’esito sia certo lunedì. Insomma, un ballottaggio al primo turno.