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Don Sergio, prete-nonno con otto nipoti

Sacerdote presso la parrocchia del Giglio oggi celebra come tanti la “festa dei nonni” ma la sua è una storia straordinaria

Foto di repertorio

Della numerosa famiglia forse Giulia, la nipote più grande, è colei che meglio può raccontare la particolare scelta di suo nonno Sergio. Che quando lei era ancora piccolina ha visto diventare sacerdote. Sì, perché suo nonno all’età di 66 anni e già vedovo da quattro ha deciso di prendere i voti e diventare sacerdote. A Montevarchi la storia di don Sergio la conoscono un po’ tutti e non solo i fedeli della parrocchia del Giglio dove opera da tempo circondato da grande affetto. Ma la sua storia torna oggi alla ribalta perché in questa giornata del 2 ottobre si celebra la “festa dei nonni”. E lui è un nonno davvero speciale. Dopo Giulia, sono arrivati tanti altri nipoti, in tutto otto. E per loro vederlo indossare la tonaca e celebrare messa è una cosa normale.

La fede e l’impegno per la chiesa hanno accompagnato Sergio Stocchi per tutta la vita: studi classici in seminario e poi il sostegno alle attività parrocchiali portate avanti anche durante gli anni del matrimonio con Rosy: entrambi insegnanti molto stimati – lui professore di chimica presso gli istituti superiori del Valdarno lei di lettere alla scuola media cittadina – e con tre figlie. La malattia della moglie costringe Sergio a mettere da parte per un po’ l’iter per diventare diacono che riprende e conclude dopo la prematura scomparsa di Rosy. Qualche tempo dopo, nel 2006, la decisione di prendere i voti. Una scelta che non ha stupito più di tanto la famiglia e chi lo conosceva bene perché in fondo era in linea con il percorso della sua esistenza. E dividersi tra gli impegni familiari e quelli della più grande famiglia parrocchiale non è un problema per il sacerdote che è sempre presente e vicino a tutti con generosità e attenzione.