Attualità

“Covid, qual è la situazione nella Rsa?”

Il Pd chiede al sindaco informazioni sullo stato del contagio nella casa di riposo: “Da giorni è piombato il silenzio. La città vuole spiegazioni”

Il punto sulla situazione attuale della casa di riposo di Montevarchi dove il Coronavirus nei giorni scorsi si è portato via 18 anziani e ha contagiato molti ospiti e lavoratori. Il gruppo consiliare Pd chiede al sindaco notizie sullo stato di salute dei degenti, su quanti di loro sono affetti dal Covid, se alcuni di loro – e quanti - si trovano ancora ricoverati all’ospedale di Arezzo, quanti sono guariti e quando l’ospizio potrà riaprire le porte chiuse ai familiari degli ospiti dai primi di marzo quando è cominciata l’emergenza sanitaria.

Il partito di opposizione ha tenuto il conto dei giorni di silenzio del sindaco sulla Rsa: oggi – dicono i consiglieri comunali in una lettera inviata a Silvia Chiassai – sono 17 giorni che il primo cittadino non comunica, come ha fatto per settimane nel pieno della pandemia, notizie e informazioni su come vanno le cose all’interno della struttura.

“È dallo scorso 23 maggio che lei non fornisce alcuna notizia alla città. Sono ormai 17 giorni, quindi, che il primo cittadino di Montevarchi, responsabile della salute pubblica dei cittadini e responsabile ultimo anche della Rsa, visto che si tratta di una struttura comunale, non dice niente su questo argomento. A Bucine - sottolineano nella lettera le consigliere Pd Neri e Bertini - il sindaco ha gioito pubblicamente con i propri cittadini perché finalmente la Rsa bucinese è uscita dal tunnel del contagio, e ne siamo felicissimi, a Montevarchi sulla casa di riposo cittadina è invece piombato il silenzio.

La cittadinanza ha diritto di sapere. Signora sindaco – conclude il gruppo consiliare comunale partito democratico - nonostante sia ormai evidente che per lei questa non è più una priorità, le chiediamo comunque di fare uno sforzo e di tornare ad informare i suoi cittadini sulle condizioni degli ospiti della casa di riposo e anche quando sarà possibile tornare a fargli visita in tutta sicurezza. É la città che glielo chiede”.