Attualità

Così la mafia agisce in Valdarno

Il punto della situazione sulla criminalità organizzata durante l’incontro di Libera. Presenti il procuratore Creazzo e lo studioso Turtulici

Un momento della serata organizzata da Libera a Montevarchi

In silenzio, senza violenza e con la forza che dà il denaro. Così si muove la mafia in Valdarno attraverso il riciclaggio di capitali, lo spaccio di stupefacenti e la corruzione.

È il quadro di sintesi della criminalità organizzata che ha messo radici nella vallata e in Toscana, disegnato dal Procuratore di Firenze Giuseppe Creazzo e dallo studio certosino di Fulvio Turtulici – che sul tema ha analizzato l’attività delle forze dell’ordine e gli articoli pubblicati dalla stampa – durante l’incontro che si è tenuto martedì sera all’Auditorium di Montevarchi e organizzato dal Coordinamento di Libera Valdarno e Comune della cittadina. L’incontro – cui hanno assistito un centinaio di persone - è stato moderato da Pierluigi Ermini referente di Libera Valdarno.

Il Procuratore ha sottolineato come il fenomeno del traffico di stupefacenti sia una vera piaga su tutto il territorio regionale con un abbassamento dell'età del consumo: grande, inoltre, il giro di affari in campo societario e nel settore immobiliare con l'obiettivo di riciclare e pulire il denaro derivante dalle attività illegali delle organizzazioni criminali. “Dobbiamo essere coscienti che tra un’impresa sana e una mafiosa che si nutre di disponibilità illimitata di denaro, evasioni fiscali e senza conflittualità sindacali all’interno, non c’è partita – ha affermato Giuseppe Creazzo - In Toscana la mafia non ha il volto della violenza ma si presenta con il denaro e con chi è propenso ad investirlo. Ecco perché questo tipo di mafia è più difficile da intercettare”.

Applaudita la ricerca di Turtulici che ha preso corpo nel dossier “Trame Criminali tra Arezzo, Firenze, Siena, Valdarno Fiorentino ed Aretino”, un lavoro che ha ricevuto i complimenti del procuratore di Firenze.

Alla serata sono, inoltre, intervenuti il vicesindaco di Montevarchi Stefano Tassi, il referente Libera toscana Andrea Bigalli, Angelo Camardo del Presidio “Giovanni Spampinato”. Presenti anche le forze dell’ordine che stanno svolgendo indagini in Valdarno con il capitano Ubaldo Collu, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di San Giovanni, Andrea Barbieri capitano della Compagnia dei Carabinieri di San Giovanni e Alessia Zuccarello commissario capo della Polizia di Montevarchi.