Attualità

Chiassai scrive al Prefetto: “Asl impreparata”

Emergenza Covid, il sindaco accusa l’azienda sanitaria di scarsa collaborazione col Comune e di “aver abbandonato le famiglie in quarantena”

Silvia Chiassai Martini sindaco di Montevarchi

La Asl non collabora con il Comune di Montevarchi che ha dato la propria disponibilità nel gestire l’emergenza Covid e soprattutto non segue le famiglie che sono in isolamento e che si sentono “abbandonate”. Per questo – considerando “imbarazzante la gestione Asl sul Covid” – il sindaco Chiassai ha scritto al Prefetto di Arezzo.

“Ho richiesto l’intervento del Prefetto affinché la Asl organizzi la sanità territoriale in maniera efficace ed efficiente dando risposte immediate, prendendosi in carico le famiglie in questa nuova fase dell’emergenza al fine di evitare che le procedure di isolamento diventino solo gabbie in cui le persone restano abbandonate” spiega in una nota il primo cittadino di Montevarchi.

“Ho fatto anche presente la scarsa comunicazione data ai sindaci per quanto concerne la situazione dei positivi o della popolazione in isolamento precauzionale nel proprio territorio, dove le informazioni arrivano addirittura prima agli organi di stampa e poi ai primi cittadini, confermando ancora una volta una totale mancanza di rispetto per le amministrazioni comunali che devono interfacciarsi ogni giorno con il cittadino”.

“La Asl continua a presentarsi impreparata nella gestione della pandemia quando tutti sapevamo che si sarebbe verificata una nuova ondata in autunno. Oggi, siamo punto a e capo, con una perdita di controllo imbarazzante. Ogni giorno ricevo decine di telefonate dalle famiglie che entrano in quarantena attraverso la comunicazione del Dirigente scolastico, senza venire mai chiamati dalla Asl, superando anche i 10 giorni di isolamento senza una formalizzazione della quarantena e neanche la convocazione per il tampone obbligatorio per il rientro a scuola, quindi impossibilitati a farlo”.

Chiassai ricorda, poi, come il Comune si sia attivato per contribuire alla gestione dell’emergenza sanitaria con il servizio gratuito di test sierologici per gli studenti e la donazione - grazie a una raccolta fondi dei cittadini – di un macchinario all’ospedale della Gruccia poi ritirato dalla Asl per problemi tecnici. Ma, aggiunge il sindaco, “La Asl non accetta alcuna collaborazione con il Comune che mi rimane di difficile comprensione.

A tutela della salute dei miei cittadini, per quanto mi riguarda, continuerò a prendere iniziative indipendenti per cercare almeno di rassicurare la popolazione in considerazione che i genitori dei bambini messi in isolamento sono autorizzati ad uscire, e se asintomatici, non devono sottoporsi a nessun accertamento di laboratorio con un rischio ulteriore per la sanità pubblica”.