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Centro storico, ecco i negozi vietati

Molte le restrizioni previste dal nuovo regolamento per la tutela e il decoro dell’area: limiti ai prodotti etnici a favore del made in Tuscany

Via Roma a Montevarchi

Centro storico off limits per molte attività commerciali. Il nuovo regolamento per la tutela e il decoro - approvato a maggioranza nell’ultimo consiglio comunale – prevede forti restrizioni per chi vuole aprire un negozio nel cuore di Montevarchi ma anche in quello delle sue frazioni.

Da ora in poi stop a sale giochi, sexy shop, night club e locali che vendono cannabis legale. Ma se queste sono attività particolari e alquanto rare sul territorio, le nuove norme contemplano divieti anche per numerosi altri esercizi che ormai fanno parte dello scenario commerciale valdarnese. Le nuove botteghe artigiane, alimentari e minimarket devono mettere in vendita prodotti per lo più italiani: per l’esattezza, il 70% della superficie degli esercizi deve essere destinata ad articoli made in Italy meglio ancora se di produzione toscana e locale. Una regola che, si deduce, va a limitare l’apertura di negozi esclusivamente etnici. Stop anche ai distributori automatici. “Salve”, comunque, le attività già presenti sul territorio.

Altro punto del nuovo regolamento quello relativo alle insegne – sempre dei nuovi negozi – che dovranno essere in italiano e con caratteri latini: niente scritte, quindi, in lingue straniere.

Le disposizioni saranno applicate alle attività che apriranno i battenti non solo in via Roma e strade limitrofe al nucleo storico montevarchino in senso stretto, ma anche nelle vicine piazze Cesare Battisti, Mazzini e Vittorio Veneto, via Trento e via Burzagli fino all’altezza della chiesa del Giglio. La proposta del Comune ha trovato solo in parte d’accordo le forze di minoranza in consiglio comunale che alla fine hanno deciso di non votarla. Duro il parere di Samuele Cuzzoni, segretario del circolo Pd cittadino che (vedi articolo collegato) si è detto “allibito” per i contenuti del regolamento.