Mario Meini, vescovo della diocesi di Fiesole, ieri sera alle 21,30 ha celebrato la messa in piazza IV Novembre organizzata in occasione della festa di San Giacomo, patrono di Reggello. Una ricorrenza molto sentita a cui la popolazione non ha voluto mancare, nonostante le limitazioni imposte dalla normativa anti contagio e il programma dei festeggiamenti obbligatoriamente ristretto alla sola cerimonia religiosa. Anche se i fasti degli anni precedenti (compresi i tradizionali fuochi di artificio) sono ormai un ricordo, in molti hanno affollato la piazza alberata di Reggello per assistere alla messa in onore del santo che Reggello condivide con la Spagna, o meglio con la Galizia dove il nome di San Giacomo si è trasformato in Santiago, (da Sancti Jacobi, in spagnolo Sant-Yago). Un culto reso celebre dal “Cammino di Santiago” che termina proprio nella località di Compostela (in latino “Campus stellae”) dove – proprio grazie alla luce di una stella, secondo la leggenda - furono ritrovate dopo secoli le spoglie mortali dell’apostolo Giacomo di Zebedeo, primo martire tra i discepoli di Gesù, ucciso nell’anno 42 dopo Cristo.