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Raccolta rifiuti, dal cassonetto si passa al PaP

Presto prenderà il via il servizio di ritiro “porta a porta”. Baldi spiega come funziona e le ragioni che hanno portato il Comune a questa scelta

Foto di repertorio

Nei prossimi giorni i cittadini di Loro Ciuffenna riceveranno una lettera dal Comune. Dentro troveranno tutte le informazioni per partecipare a una piccola rivoluzione che deve vedere il contributo di tutti per portare ai risultati sperati. Un maggiore e migliore livello di raccolta differenziata. 

Per raggiungere l’obiettivo deve cambiare il servizio del ritiro dei rifiuti che diventerà porta a porta. Il PaP prenderà presto il via e per preparare i cittadini alla novità l’amministrazione ha iniziato la campagna di informazione su come ritirare i kit per la differenziata, il calendario dei conferimenti e tutte le spiegazioni necessarie.

“Tra poche settimane nel nostro comune cambierà il sistema di ritiro dei rifiuti e dal cassonetto stradale passeremo al servizio domiciliare Porta a Porta” annuncia Alessandro Baldi, consigliere comunale con delega all’ambiente.

“Le zone interessate saranno Loro Ciuffenna e San Giustino, dove verranno ritirati col PaP rifiuti indifferenziati, carta e cartone e multimateriale mentre l'umido resterà col ritiro stradale con appositi bidoncini dedicati; resteranno ovviamente a PaP anche Malva e la Setteponti dove il servizio di ritiro “porta a porta” sarà integrale e comprenderà tutti i tipi di rifiuti”.

Baldi entra nel merito dell’organizzazione della raccolta: “il calendario prevede un ritiro settimanale per i rifiuti indifferenziati, due ritiri settimanali per il multimateriale, un ritiro settimanale per carta e cartone e due ritiri settimanali per l'organico. Inoltre, saranno previsti ulteriori passaggi di ritiro rifiuti per le attività commerciali per quanto riguarda carta e cartone e indifferenziata”.

“Capitolo a parte viene dedicato al quartiere Fondaccio, nella zona che va da Piazza Nannini fino al Borro di Tonino, dove data l'impossibilità di accedere con i mezzi per il ritiro dei rifiuti, agli abitanti di questa zona saranno consegnate le tessere 6cards e indirizzati ad una postazione stradale con bidoni ad accesso controllato posizionata nelle vicinanze”.

Il cambiamento in arrivo potrà creare qualche iniziale difficoltà ai cittadini ma è necessario comprendere il significato dell’operazione che va nell’interesse della collettività.

“Siamo consapevoli che all'inizio qualcuno non "digerirà" questo cambiamento – dice ancora Baldi - ma il PaP è tuttora l'unico sistema di ritiro che garantisce un notevole aumento della raccolta differenziata e della qualità della stessa, elementi indispensabili per ridurre i rifiuti da conferire nelle discariche e negli inceneritori e per portare il nostro contributo ad un territorio più sostenibile. Come amministrazione riteniamo che con un po' di impegno e pazienza da parte di tutti riusciremo ad offrire un servizio che oltre a portare buoni risultati per la RD, saprà accontentare anche i più scettici”.

La nuova organizzazione del servizio di smaltimento dei rifiuti ha ragioni precise: la raccolta differenziata a Loro è migliorata, ma non abbastanza e ha bisogno di essere sostenuta con mirate iniziative come quella del porta a porta.

In questi ultimi anni abbiamo ampliato i servizi, ad esempio installando i raccoglitori Raee dove smaltire i piccoli elettrodomestici e olii vegetali, implementando la raccolta differenziata in tutte le frazioni montane e attivando l'apertura domenicale dei Centri di raccolta” spiega il consigliere comunale.

“Questo ha portato dei miglioramenti per quanto riguarda i livelli di raccolta differenziata: ad oggi siamo al 49,14%, nel 2017 eravamo a malapena sopra il 40%, nonostante ciò il nostro comune rimane ampiamente sotto il 65% di raccolta differenziata che è il minimo richiesto dalla legge europea e con la più alta produzione procapite di rifiuti di tutta l'area valdarnese con ben 651 kg l'anno per ogni cittadino (Castelfranco Piandiscò per esempio ne produce 449 kg a cittadino), questo anche perché essendo circondati da comuni che attuano il PaP spesso "riceviamo" nei nostri cassonetti un po' dei loro rifiuti”.