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Matrimoni, si cercano sedi fuori dal comune

L’amministrazione municipale interessata a edifici storici o di fascino per le celebrazioni delle cerimonie. I proprietari possono farsi avanti

Foto di repertorio

Ville, edifici storici o di interesse architettonico, strutture ricettive immerse nel verde: insomma luoghi da favola. Il Comune di Loro Ciuffenna sta cercando sedi adatte alle cerimonie di nozze. Luoghi dove creare uffici separati di stato civile per la celebrazione di matrimoni e unioni civili. Per questo l’amministrazione ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse per “verificare la disponibilità di proprietari o di coloro che possono legittimamente disporre di strutture ricettive, edifici, ville (di particolare valore storico, architettonico, ambientale o artistico) presenti sul territorio comunale, a concedere in comodato gratuito per la durata di tre anni un idoneo locale o eventuali pertinenze per la sola celebrazione di matrimoni o unioni civili”.

Gli interessati possono presentare la domanda entro il 28 febbraio prossimo seguendo le modalità indicate sul sito internet del Comune (per informazioni telefonare ai numeri 055/9170132-148-152)

“La pandemia e le chiusure di alcuni comparti che ne sono derivate hanno penalizzato tanto soprattutto il settore turistico e culturale che hanno dovuto subire più di altri pesanti perdite economiche e che hanno dovuto farsi carico di difficoltà e restrizioni” dichiara Nicoletta Cellai, vicesindaco e assessore alle ricchezze del territorio del Comune di Loro. “In un contesto generale, influenzato da leggi e provvedimenti nazionali, un’amministrazione comunale può fare ben poco, se non continuare a fornire strumenti operativi e di promozione che sono di competenza dell’ente comunale. Approvare gli atti per poter celebrare i matrimoni e le unioni civili nelle strutture ricettive del territorio è un piccolo segnale, è dare un’opportunità agli operatori per poter ripartire con nuovi mezzi, con nuovi attrattori turistici, come quello del wedding che prima della pandemia era un settore in crescita anche nel nostro Comune. È stato inoltre un modo – conclude Cellai - per dare una risposta a una richiesta che ci è stata posta dagli operatori, nella speranza che l’emergenza sanitaria possa presto cessare e rendere lavoro e futuro ad un settore tanto importante per il nostro paese”.